Ogni anno quando si presenta la dichiarazione dei redditiviene chiesto ai contribuenti a chi si vuole destinare il 5 per mille... Ma checos’è? Scopriamolo! Il 5 per mille èuna quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) a cui lo Statoitaliano rinuncia in favore di enti con finalità sociali. E’ importante sottolineare che non si tratta di un’impostaaggiuntiva che grava sui cittadini.

Questo contributo è stato introdotto per la prima voltadalla Legge Finanziaria del 2006, riscuotendo un grande successo. Nel 2013 il tetto massimo di imposte destinate a finisociali potrà essere di 400 milioni di euro.

Il 5 per mille può essere destinato a:

- Organizzazioni di volontariato e nonlucrative di utilità sociale (Onlus);

- Associazioni ed istituti per la ricerca scientifica euniversità;

- Enti di ricerca sanitaria;

- Associazioni sportivedilettantistiche;

- Attività sociali svolte nelcomune di residenza;

- Attività per la valorizzazione ela promozione dei beni culturali e paesaggistici.

In sede di dichiarazione dei redditi il contribuente puòcompilare l’apposito modello ponendo la firma in uno dei sei riquadri previstie riportando il codice fiscale dell’ente scelto, dato facilmente reperibile sulsito internet dell’ente stesso o su quello dell’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui non venga fatta alcuna scelta, l’interaIRPEF pagata rimane nelle casse dello Stato.

Gli enti che beneficiano di questo contributo sono obbligatidalla legge finanziaria del 2008 a compilare, entro un anno dal ricevimento deifondi, un modello di rendiconto in cui si deve indicare l’ammontare delle sommericevute e specificare le loro modalità di utilizzo. Il 5 per mille non influisce sull’8 per mille destinato alleconfessioni religiose. Si tratta di due scelte differenti, che non si escludonoa vicenda e che i contribuenti possono fare liberamente.