Che sia uno dei marchi più conosciuti al mondo è indubbio. È una bevanda per tutte le stagioni e probabilmente sono davvero pochi coloro che, almeno una volta nella loro vita, non hanno sorseggiato un bicchiere di Coca Cola. Ora, il colosso americano, punta forte verso nuovi mercati emergenti, visto che tra Europa Occidentale ed America del Nord, il consumo di bevande gasate, negli ultimi anni, è in diminuzione.

I nuovi mercati sui quali puntare corrispondono ai nomi di Cina, Brasile e Russia, ove il gruppo statunitense pensa di investire fortemente in termini di presenza e di prodotti nei prossimi anni.

È il ceto medio di questi Paesi, il nuovo target che Coca Cola punta a conquistare da qui al 2020, anno entro il quale l'azienda punta a raddoppiare il proprio fatturato. Per avere una idea delle potenzialità offerte da questi mercati emergenti, basti pensare che in Cina, l'attuale consumo di prodotti Coca-Cola è di 39 bottiglie annue, mentre negli Stati Uniti è di 400.

Il punto forte del colosso americano è sicuramente la posizione di vantaggio (per non dire di quasi dominio) acquisita nel mercato del "beverage" nel corso degli anni, grazie anche ad una distribuzione capillare ed efficiente che permette di "imporre" al mercato i suoi prodotti, ottenendo così margini di profitto decisamente elevati.

Oltre alla conquista di nuovi territori, Coca Cola ha in serbo anche il lancio di nuovi prodotti. L'obiettivo, come detto, è quello di raddoppiare il fatturato fatto registrare nel 2009 (circa 31 miliardi di dollari) da qui a sette anni. Ci riuscirà? Le basi ci sono tutte e l'azienda americana potrebbe essere un buon cavallo sul quale puntare anche in materia di titoli azionari.

Negli ultimi mesi infatti, il titolo ha perso quasi il 10% e potrebbe dunque essere un'ottima opportunità di investimento e diversificazione del proprio portafoglio azionario. Gli analisti di Morningstar infatti, prevedono che il fatturato della Società possa crescere di circa il 5,5% per i prossimi 10 anni, grazie a prezzi di vendita più elevati e al miglioramento dei volumi prodotti.

Il mercato, ad oggi, pare essere piuttosto "freddo" nei confronti della Società americana, scontando il valore del titolo di circa il 15% rispetto ai 45 dollari per azione che, gli analisti della nota Società di ricerca finanziaria indipendente, fissano come prezzo obiettivo.