Oggi, a Bruxelles, Olli Rehn (colui che ricopre la carica di titolare agli Affari economici e monetari dell'Unione Europea) ha effettuato una disamina complessiva delle condizioni attuali degli Stati partecipanti al progetto europeo. Ha posto l'attenzione soprattutto su alcuni Stati membri, tra cui anche l'Italia. Ha affermato che i problemi sono ancora esistenti, perchè i singoli stati, non mostrano una valida forza e una giusta coesione idonee a far ristabilire il momento di crisi. Non sono mancati riferimenti alla scarsa competitività tra gli stessi.
La discussione, oggetto della conferenza, ha avuto come parametro di riferimento gli ultimi sei mesi. Ma, c'è un aspetto positivo. Un segno di rialzo si è verificato nel settore immobiliare, il quale ha dato inizio alla quasi devastante crisi nell'anno 2008. Olli Rehn, nel stimare il quadro complessivo, invia un consiglio al nuovo capo del governo, Matteo Renzi. Lo sollecita a combattere la situazione negativa, aumentando il tasso di occupazione. L'occupazione è la prima risorsa per il benessere del Paese. Si devono attuare senza ritardo le riforme necessarie. Olli Rehn, ha dichiarato: " La necessità di un intervento volto a diminuire i rischi degli effetti negativi sul funzionamento dell'economia italiana e della zona euro sono di estrema importanza alla luce della dimensione dell'economia italiana".
Spostando l'angolo visuale, afferma che in Francia, vige un elevato tasso di debito pubblico. In Spagna, invece, nonostante gli sforzi compiuti, il livello di disoccupazione è ancora allarmante. Infine, si rende noto che i singoli Paesi, entro marzo, devono redigere un progetto di stabilità che sarà destinato al vaglio della Commissione. In caso di inerzia, saranno attuate delle specifiche sanzioni.