Oggi, 22 aprile, segnerà la prima scadenza dello "spesometro", il nuovo strumento dell'Agenzia delle Entrate, che nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe facilitare i controlli sugli acquisti di lusso e verificare se questi siano o meno compatibili con i redditi dichiarati al Fisco dagli acquirenti.

Come riportato on-line dal Corriere della Sera, la scadenza odierna riguarda solamente le imprese e i commercianti, i quali da oggi, ogni tre mesi, dovranno inviare i dati relativi all'Iva e versare all'Erario l'eventuale differenza tra quella incassata dai clienti e quella versata ai fornitori. Nel mirino dell'Agenzia passeranno tutte le spese superiori ai 3.600 euro.

La scadenza del 30 aprile

Dal 30 aprile invece la stessa sorte toccherà anche alle banche e agli operatori finanziari che intermediano tra il consumatore e il negoziante. Costoro dovranno rendere noti al Fisco i dati relativi ai loro clienti per il 2013. Nel caso uno di questi avesse effettuato acquisti o cessioni di beni e/o servizi, la banca dovrà diramare una nota destinata all'Agenzia delle Entrate con i dati personali del cliente, nonchè con l'importo della transazione.

In questo modo quindi, lo Stato cerca di mettere un limite al problema endemico dell'evasione fiscale. La domanda che permane sempre in questi casi è la solita: funzionerà, oppure il tutto si tradurrà in nuovi costi e disagi per il cittadino onesto?