LaGrecia, comenelle intenzioni del suo primo ministro Antonis Samaras, comincia apensare di uscire anticipatamente dal suo piano di salvataggioeuropeo.Intanto viene scongiurato il ricorso a elezioni anticipate con ilvoto di fiducia conseguito al parlamento greco. Sull'esito di questovoto ha influito molto l'intenzione dello stesso premier diaffrontare autonomamente il fabbisogno di 25 miliardi di europrevisto per il biennio 2015/2016.

Epilogocritico

Eadesso la situazione rischia davvero di farsi incandescente. Laseconda fase dei colloqui previsti tra laGrecia e latroika inizia in salita. Il piano di salvataggioeuropeopotrebbe avere un epilogo imprevisto. Un cammino reso improvvisamentepiù difficile dopo che Christine Lagarde, il presidente del Fmi, hadichiarato che sarebbe opportuno mantenere aperta una linea dicredito con il Fondo, in contrasto aperto con le dichiarazioni diAntonis Samaras che parlano di ritrovata autonomia ellenica sulfronte del finanziamento pubblico. Le borse reagiscono male allanotizia con il calo dell'indice greco Ase della Borsa di Atene del –5%.

L'annuncio

Soltantodomenica scorsa c'era stato un incontro a Washington dove unadelegazione greca capeggiata da Samaras e dal Governatore della Bancadi Grecia Yannis Stournaras si era incontrata con Christine Lagarde.In quella sede i rappresentanti del governo ellenico hanno mostratoil loro programma di uscita anticipata dal piano di salvataggioimposto dalla troika. La posizione dei rappresentanti del Fmi erastata quella di cercare di limitare al massimo gli effetti negatividi una uscita giudicata prematura dal piano di aiuti.

Imotivi

CheAtene faccia sul serio non è da dubitare, visti i risultati deirendimenti dei titoli di stato greci. Quelli che sono il termometroche misura l'affidabilità sui mercati internazionali, appunto irendimenti sui titoli, hanno registrato una discesa fino al minimodel 5,52% della giornata dell'8 ottobre scorso. Si tratta delrisultato più basso degli ultimi quattro anni, dopo che nel marzo2012 si era giunti ad un record del 44%. In virtù di questaritrovata solidità economica l'ipotesi di uscita anticipata ha presodecisamente corpo, cosa che non piace ai vertici Ue, Draghi in testache aveva già avuto modo di dire che la Grecia avrebbe dovutorestare ancora sotto aiuto per fare in modo che Francofortecontinui ad accettare come garanzia per i prestiti concessi allebanche greche.