In Italia si pagano troppe tasse, il costo della vita sta diventando insostenibile per il ceto medio che diventa sempre più povero, i consumi crollano, le imprese non investono e non creano lavoro, gli effetti delle misure del Governo Renzi e delle riforme messe in cantiere - dal lavoro alle pensioni, dalla Pubblica amministrazione al fisco - ancora non si vedono. E c'è chi continua a fuggire dall'Italia in cerca di lidi migliori. A scappare non sono i cosiddetti "cervelli in fuga" non valorizzati nella propria terra, ma pensionati che cercano un "buen retiro" e buon prezzo vista l'esiguità delle pensioni in Italia, imprenditori pronti a investire con un regime fiscale più favorevole, giovani con voglia di avventura in cerca di lavoro o per studio.
Le Canarie, sia per un minore costo della vita ma anche per il clima primaverile ed estivo che offrono tutto l'anno, continuano ad essere meta preferita di molti pensionati e imprenditori italiani.
'Vado a vivere alle Canarie': pensionati e imprenditori in fuga dall'Italia: troppe tasse
"L'unica paura che avrò d'ora in poi è quella di scottarmi sotto il sole", ha raccontato, in un'intervista al Messaggero Veneto oggi in edicola con una punta d'ironia, l'artigiana friulana Monica Dalla Libera che da 20 anni si dedica alla sua sartoria "Monique" a Pordenone e che adesso ha deciso di lasciare l'Italia alla volta delle Canarie, in Spagna. Tra le sette isole dell'arcipelago spagnolo situato tra l'Europa e l'Africa, Monica per vivere la sua nuova vita ha scelto Fuerteventura, che è quella più vicino al Marocco.
Molto gettonate anche Tenerife, Gran Canaria e Lanzarote. La Palma, La Gomera ed El Hierro sono quelle più piccole visitate prevalentemente per turismo.
'Vado a vivere alle Canarie': la storia dell'artigiana friulana Monica Dalla Libera
"Noi, piccoli artigiani - ha detto Monica Dalla Libera - non possiamo più rimanere in Italia.
Mi costringono a partire perché in Italia se sei disonesto - ha aggiunto - in qualche modo campi, ma se sei onesto lo Stato ce l'hai contro". La pressione fiscale è il principale motivo per cui lascerà il Friuli Venezia Giulia. "Il lavoro non manca - ha precisato l'artigiana friulana - ma non basta a campare. Una volta pagati fornitori, affitto e bollette - ha spiegato - quello che mi rimane lo verso allo Stato, se non ce la faccio si passa alla rateizzazione con Equitalia".
Ma adesso basta. La sartoria "Monique" chiude i battenti in cerca di nuovi orizzonti alle Canarie puntando molto anche su internet. "Porterò l'azienda a Gran Canaria continuando a fare manufatti, dal disegno alla confezione, e facendo corsi di sartoria", ha spiegato la donna al Messaggero Veneto. "E i prodotti - ha aggiunto - li venderò anche on line". Sulle tasse da pagare per lei sarà la svolta "perché alle Canarie l'Iva è al 7%", mentre attualmente in Italia l'imposta sul valore aggiunto è al 22% con nuove prospettive di aumento.