Inchiesta internazionale su conti bancari in Svizzera.Sono 100 mila i nomi che figurano nell'indagine messa in atto dal Consortium ofInvestigative Journalists: una lista che non risparmia nessuno. Nomi eccellentidello sport e dello spettacolo, da TinaTurner a John Malcovich passandoper Phil Collins, Fernando Alonso.Anche il Re del Marocco, un ex ministro egiziano, e trafficanti di droga e d’armi;tutti trovavano accoglienza negli uffici della HSBC, uno dei più grandi gruppi bancari del mondo, con sede aLondra. Molti dei conti erano depositati presso la filiale Private Bank di Ginevra in un vasto sistema di evasione fiscale accettato e incoraggiatodall'istituto stesso.

La prima testata a riportare la notizia è Le monde,giornale francese, che afferma di essere venuto in possesso di dati bancari suscala mondiale relativi al biennio2005-2007, che dimostrano una gigantescafrode su scala internazionale. A seguito di questo i verticiammettono, in una nota, che ci sono state delle violazioni delle norme delleprocedure di controllo, ma solo riguardanti la filiale svizzera, la quale èstata incorporata nel 1999. Ma le dimensioni della truffa sembrano essere moltograndi; coinvolte anche società off-shoredi tutto il mondo.

Il biennio preso in esame porterebbe ad un raggiro di 180 miliardi di euro. Gli italiani sonosettemila con fondi di 6,5 miliardi. Molti i volti noti, tra cui Flavio Briatore, Valentino Rossi, lo stilista ValentinoGaravani.

Nomi che figuravano nella famosa lista Falciani, creata dall'omonimo Hervé Falciani, che mise sotto scacco,nel 2010, proprio il colosso HSBC. Uno stratega informatico che riuscì a levare il velo sui segretiinconfessabili del principale istituto bancario privato al mondo. Adesso l’inchiesta va avanti e sarannonecessari ulteriori controlli; si dovrà verificare se effettivamente i clientiabbiano nascosto al fisco i fondi depositati.Lo schema, però, risulta assai chiaro.

Si contattavano i clienti più facoltosie si proponevano soluzioni esentassein paradisi fiscali come Panama o le isole Vergini britanniche. Ad esempio venivanoricollocati depositi nelle isole esotiche molto attive sul piano finanziario. Tuttoha un notevole peso politico, invista delle elezioni di maggio in Inghilterra,perché l’allora presidente Steven Green è adesso deputato alla camera dei Lordper il partito conservatore, e ha fatto parte del governo Cameron comesottosegretario al commercio e agli investimenti, fino al 2013.



Ciò che va chiarito è che ci troviamo di fronte ad un’indagine non ancora definitiva e quindi non significa che tutti siano deglievasori. I legali di Flavio Briatore, infatti, sostengono di avere conti inSvizzera perfettamente legali. Ma ciò che non può lasciare indifferenti è ilnumero di persone. Il cliente italiano con il conto più grande è anonimo, earriverebbe una quota pari a 1 miliardoe 200 milioni di dollari.

Questo dunque è solo un capitolo della storia che è destinata ad avereulteriori sviluppi. Di sicuro c’è che la Svizzera, anche a seguito degliaccordi con l’Italia, per regolarizzare i capitali esportati, non sarà più unluogo sicuro rendendo più difficile l’evasione fiscale.