Innanzi tutto mi corre l'obbligo di ringraziare Giovanna Brunitto per il commento cortese e intelligente che ha voluto riservare al precedente articolo: attraverso il giornalismo indipendente di Blasting News, con questa rubrica cerchiamo di rivolgerci a menti libere. Grazie.

Introduciamo oggi un argomento che interessa tutti: imprese, cittadini e amministrazione pubblica. Supponete di essere un padre di famiglia che ad un certo punto si renda conto di avere uscite lievitate fino a 2000 euro al mese con a fronte entrate che si sono ridotte a 1800 euro.

Cosa potreste fare? Sostanzialmente tre cose: cercare di aumentare le entrate di almeno 200 euro, oppure ridurre le spese di 200 euro, oppure, ancora, fare entrambe le cose contemporaneamente (con tutte le combinazioni possibili, ad esempio aumentare di 100 da una parte e ridurre di 100 dall'altra e così via).

Naturalmente aumentare le entrate può darsi che non sia così semplice con i tempi che corrono. Sull'altro fronte, tagliare le spese in famiglia (le proprie, quelle dei propri figli e familiari le cui vite dipendono da quelle entrate) non è semplice. Anzi, per livelli di reddito medio bassi può essere un sacrificio molto doloroso.

Immaginate ora di essere nella posizione di poter pretendere l'indomani mattina, dall'azienda in cui lavorate, un aumento di 200 euro senza che nessuno possa opporsi a questa vostra richiesta.

Cosa fareste? O meglio, in un sistema così strutturato, cosa sareste incentivati a fare? Andreste a casa dai vostri familiari ad imporre tagli alla spesa e ad organizzare la vostra famiglia in modo diverso, oppure procedereste senza indugio nel farvi dare l'aumento di 200 euro? E i vostri familiari, informati sull'argomento, cosa vi consiglierebbero di fare?

Ve lo dico io cosa fareste. Vi fareste dare l'aumento per poter avere i 2000 euro da spendere. Punto.

Infatti, è così che fa lo Stato con la sua spesa pubblica: chi glielo fa fare di tagliare e riorganizzare le proprie attività se domani mattina può andare a farsi dare un aumento di entrate? Avendo il potere di tassare e di imporre che la tassazione sia obbligatoria e il non rispetto della norma che la istituisce sia anche penalmente perseguibile, che incentivo avrebbe ad impegnarsi nel ridurre le spese e a spendere in modo più efficiente?

Questo è ovviamente uno dei problemi che interessano l'Italia e non solo, e le soluzioni al problema aprono il dibattito sulle teorie e sull'impiego degli strumenti di scienza delle finanze di cui parleremo nei prossimi articoli della nostra rubrica.

Ma, nel frattempo, è bene che tutti si pongano il problema che qui abbiamo presentato perché dalla sua soluzione dipende, in larga parte, il futuro economico e sociale del nostro paese e delle nostre famiglie.