Euro, la moneta unica sogno dei padri fondatori - Konrad Adenauer, Joseph Bech, Johan Willem Beyen, Winston Churchill, Alcide De Gasperi, Walter Hallstein, Sicco Mansholt, Jean Monnet, Robert Schuman, Paul-Henri Spaak e Altiero Spinelli - che dalla fine della Seconda Guerra mondiale hanno lavorato per creare un'Europa unita. Dal punto di vista commerciale, umano, politico, economico e appunto monetario. Il primo passo fu la Comunità europea del carbone e dell'acciaio nei primi anni '50, poi una serie di trattati fino al passo decisivo: la creazione di una moneta unica appunto, a inizio anni '90.
Entrata in vigore ufficialmente dal 2002, l'Euro è diventato una grande realtà certo, ma anche il capro espiatorio per i mali dei Paesi facenti parte dell'Ue. Creando un anti-europeismo diffuso, con la creazione di movimenti politici che hanno tra i loro principali obiettivi l'uscita dallo stesso.
Ma accesi dibattiti politici a parte, l'Euro ha dato vita anche a casi molto particolari. Come coloro che hanno ritrovato delle grosse somme di denaro, magari conservate come formichine dai loro antenati. Ma con la vecchia valuta e quindi ormai carta straccia. O casi come monete con difetti di fabbrica che valgono una fortuna. Ultimo caso quello di settemila monetine da un centesimo.
Monetine da un centesimo che valgono 2500 euro
Come riporta Libero, queste monete hanno il difetto di essere state stampate con la Mole Antonelliana anziché Castel del Monte. Il problema è che il simbolo caratteristico di Torino non dovrebbe stare su un lato delle monetine da 1 cent, ma solo su quelle da 2 cent. Una particolarità tipografica che, come ovvio, fa impennare il valore dello spicciolo: gli esemplari in giro valgono 250mila volte il loro valore nominale, ossia 2.500 euro.
Scommettiamo che ora scaverete tra le vostre monete alla ricerca di questo piccolo tesoro. Un difetto che renderà più attraenti queste monete da tanti ritenute solo un peso. Al punto che qualche Paese li ha già tolti dalla circolazione.