Parole di ottimismo quelle espresse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in merito all'attuale situazione economica italiana. Un ottimismo alquanto cauto, visti i danni causati dalla lunga crisi, ma che inducono a guardare con migliori prospettive il futuro della nostra nazione. Per continuare a sostenere la ripresa però, secondo Mattarella, è necessario "un impegno da parte di tutti". Questo è il senso del messaggio che il Presidente della Repubblica ha inviato al congresso Acri in corso di svolgimento da ieri a Lucca nel Complesso conventuale di San Francesco.

Un incontro per discutere apertamente sulle Fondazioni di origine bancaria e sulle Casse di risparmio.

Le parole del Presidente

Proprio il messaggio di Mattarella ha aperto i lavori del convegno nella città toscana. Il rappresentante delle istituzioni ha ricordato che la sofferenza nei bilanci delle banche è una delle cause che frena la concessione del credito alle famiglie e alle imprese e questo è uno dei problemi fondamentali della debolezza con cui l'Italia si avvicina alla crescita senza mai raggiungerla stabilmente. Quest'ultimo è un tema molto sentito nel dibattito attuale, tanto che Papa Francesco, nella sua enciclica, presentata ieri, fa riferimento al fatto che sono stati soprattutto i popoli ad aver pagato il prezzo più alto per i salvataggi delle banche.

Ma Mattarella ha anche elogiato le positività del sistema delle Fondazioni e delle casse di risparmio, soprattutto per i passi in avanti fatti nella dimensione della tutela del risparmio e in quella etica.

Guzzetti: "Ruolo cruciale delle fondazioni nel sociale"

Il Presidente del'Acri Giuseppe Guzzetti ha invece ricordato il "ruolo cruciale" che le fondazioni svolgono nel sociale, anche attraverso le tre idee guida del convegno, "Coesione, Sviluppo e Innovazione" ed il Protocollo firmato tra lo stesso Acri ed il Mef.

Non a caso, al convegno era presente anche il viceministro dell'Economia Enrico Morando, che ha espresso l'ipotesi della "creazione di un mercato delle sofferenze bancarie", evitando però di far rientrare la garanzia come un aiuto di Stato.