Da qualche giorno, l'attenzione dei media americani che si dedicano al mercato NBA è cannibalizzata da un solo argomento: la possibilità che il centro dei Sacramento Kings, DeMarcus Cousins, cambi franchigia e Conference, andando a giocare nei Boston Celtics. Una decisione che deriverebbe dalle incomprensioni tra il pivot ed il coach dei Kings, George Karl e dal non felicissimo inizio di stagione della franchigia, che in 11 gare ha raccolto 4 vittorie (di cui 3 consecutive, contro Detroit, Brooklyn e Toronto) e 7 sconfitte.
Le cause della possibile cessione
Sin dalla nomina di George Karl si erano ipotizzati dei problemi di convivenza tra il nuovo coach e la stella della squadra, Cousins, visto il carattere non certo facile ed accomodante dei 2. Ma l'innesto di Rajon Rondo e Marco Belinelli nel roster di Sacramento, uniti alla presenza di Rudy Gay e dello stesso pivot, oltre che alla scelta di Cauley-Stein al draft, avevano infiammato le aspettative dei tifosi dei Kings, che già pregustavano la possibilità di divertirsi e veder approdare la squadra addirittura ai play-off. Le prime gare della stagione, però, non sono state così positive: 7 sconfitte ed una sola vittoria (nella seconda giornata, contro i Los Angeles Lakers) in 8 incontri disputati.
Fortunatamente, sono arrivate le 3 vittorie consecutive, ma Sacramento resta comunque nei bassifondi della National Basketball Association, con il tredicesimo posto nella Western Conference. Per questi motivi, la dirigenza Kings starebbe pensando di guadagnare il massimo possibile con la cessione di uno dei migliori centri di tutta l'NBA e rifondare la squadra per un futuro più luminoso.
Mercato NBA Cousins: Boston la destinazionepiù gettonata dai media americani
Avendo bisogno di prime scelte nei prossimi draft per rifondare la squadra, i Kings sembrerebbero disposti ad intavolare una trattativa di mercato con i Boston Celtics, mandando nella Eastern Conference Cousins per ottenere, in cambio, ottime scelte al draft dei prossimi anni ed un giocatore come Marcus Smart (o, al limite, David Lee, per rimpiazzare subito la partenza del pivot).
Uno scambio che farebbe felici i tifosi dei Celtics, che si ritroverebbero un asse play-pivot di tutto rispetto (Isaiah Thomas-DeMarcus Cousins) per dare l'assalto alle prime posizioni della Eastern Conference nei prossimi anni.
I numeri di Cousins
Il centro di Sacramento ha fin qui disputato 7 incontri (su 11), diminuendo la propria presenza sul parquet rispetto alla scorsa stagione (31.9 minuti, contro i 34.1 dell'annata 2014-15), ma aumentando la media punti segnati (28, a fronte dei 24.1 dell'anno scorso) soprattutto grazie alla buona performance nel tiro dalla lunga distanza (il 44.8%, mentre nella stagione NBA 2014-15 si era fermato al 25%), visto il leggero calo nella percentuale realizzativa dal campo (44.3%, contro il 46.7% dell'anno scorso, statistiche Espn).
Una delle maggiori incognite che pesano sull'atleta è la capacità di essere presente in campo per l'intera annata, visto che nelle ultime 2 stagioni Cousins ha saltato un totale di 34 partite (23 nel 2013-14 ed 11 nel 2014-15) ed anche nella stagione in corso ha perso quasi il 25% di partite (4 su 11). Numeri che non possono far felice una franchigia con mire alla postseason. La certezza è che sentiremo ancora parlare dell'argomento, visto che difficilmente potrà continuare la convivenza a Sacramento di Cousins e George Karl: uno dei 2 dovrà fare le valigie nei prossimi mesi.