Si prepara una rivoluzione per la macchina dello Stato e per tutti i dipendenti statali. Sempre più vicina la fine dell'iter per la riforma della Pubblica Amministrazione del Ministro della semplificazione, Marianna Madia. Il suo decreto è molto importante per riformare la Pubblica Amministrazione quasi nella sua totalità, dopo aver ricevuto il si della Camera, si appresta a tornare al Senato per il via libera definitivo. Il decreto prevede modifiche all'ordinamento delle Forze dell'Ordine, all'assenteismo, al licenziamento dei dirigenti, alla soppressione dei numeri telefonici di emergenza, alla burocrazia ed alle bollette.

Licenziamento facilitato:

Spariscono gli scatti automatici di carriera e viene creato un unico ruolo dove confluiranno tutti i dirigenti. In definitiva, anche i "capi potranno essere licenziati. Saranno valutati anche loro come tutti gli altri lavoratori ed una valutazione negativa potrà portare anche al loro licenziamento. Gli incarichi, per gli statali, non saranno più a vita, ma avranno validità di 4 anni più eventualmente, altri 2 come proroga. In caso di valutazione negativa e di probabile licenziamento, i dirigenti avranno la facoltà di accettare un demansionamento, passare cioè au un ruolo di semplice funzionario per evitare la perdita del posto. Il ruolo unico dove verranno inseriti, una specie di graduatoria, servirà allo Stato per coprire i posti vacanti nei ministeri, nell'amministrazione fiscale, all'Inps e negli enti di ricerca.

Quindi, via alla possibilità che lo Stato cambi posto di lavoro ai dirigenti in base alle necessità di organico.

Voto di laurea e concorsi pubblici:

Stop al voto minimo per accedere alle pubbliche selezioni mediante concorso. Dovrebbero poter accedere ai concorsi indetti dalla Pubblica Amministrazione, tutti i laureati a prescindere dal voto finale.

Questo per dare maggior importanza all'esito del concorso, piuttosto che al background universitario.

Basta fannulloni e finti malati:

Lotta dura all'assenteismo, ai finti malati ed a quelli che vengono considerati fannulloni. In questa ottica i controlli passano dalle Asl all'INPS. Nascerà anche una Consulta che si occuperà dell'integrazione dei lavoratori disabili.

La riforma e la sua spending review:

Soppressione del Corpo Forestale dello Stato con conseguente accorpamento in altre Forze di Polizia, Carabinieri, Polizia ecc. . La Capitaneria di Porto passarà sotto il Comando unico della Marina. Riduzione del numero delle Camere di Commercio e delle Prefetture.

Bollette elettroniche:

Via al pagamento ellettronico di bollette e multe tramite sms. Gli importi, probabilmente fino s 50 euro, saranno addebitati sul conto telefonico o sul credito residuo.

Via al numero unico per le emergenze:

Scompariranno il 113, il 118 e così via. Ci sarà un solo numero per le chiamate di emergenza, il 112, che si occuperà di tutti i problemi di chi chiama. L'idea è quella di creare centrali operative regionali, capaci ri ricevere chiamate e girarle al servizio interessato.

Libretto di circolazione autovetture:

Dovrebbe essere solo uno, sparirà il certificato di proprietà del Pra. Questo perchè viene soppresso il Pubblico Registro Automobilistico di competenza dell'ACI. Tutto passerà sotto il Ministero dei Trasporti che avrà una unica banca dati per la circolazione e la proprietà dei veicoli che circolano su strada.