Depositare i soldi su un conto corrente, libretto di risparmio, in banca o presso un ufficio postale non è più facile come prima. Non parliamo di problemi tecnici relativi agli istituti di credito, ma ci riferiamo ai problemi che può dare il deposito di una somma di denaro a chi effettua il medesimo deposito, soprattutto per cifre medio alte. Tra norme antiriciclaggio, limite ai contanti e rischio di far scattare controlli come se li stessimo rubando, anche depositare i soldi lasciati da un nostro caro defunto, può nascondere insidie.
Soldi in eredità
Quando si verifica uno spiacevole evento, come può essere la morte di un caro, tutti i beni posseduti dal defunto, devono passare ai suoi discendenti. Si chiama eredità, sulla quale si pagano le tasse e sulla quale, in determinati casi è necessario presentare la denuncia di successione. In presenza di beni immobili, case, terreni e fabbricati, la successione è obbligatoria e si pagano le tasse in base al valore dei beni portati in successione. In questo caso, anche i soldi in banca devono essere inseriti nel modello di successione, la cui copia servirà anche alla banca o all’ufficio postale per sbloccare i soldi che il defunto aveva negli istituti di credito. In assenza di immobili e per un attivo ereditario al di sotto della soglia dei 100mila euro, nessuna dichiarazione è obbligatoria.
In tutti i casi comunque, gli eredi si divideranno il denaro del defunto in parti uguali e ne faranno ciò che meglio credono. Con le ristrettezze di legge ed i controlli serrati allo scopo di combattere l’evasione, portare questi soldi in banca da adito a dubbi ed incertezze.
Antiriciclaggio e limite all’uso del contante
L’antiriciclaggio è quella misura adottata dai vari Governi che ha lo scopo di monitorare eventuali movimenti di denaro sospetti di individui che intendono evadere il fisco o ripulire soldi provenienti da atti illeciti o da guadagni non tassati.
Nel momentoin cuila banca riceve i soldi da un erede, che quindi avendoli ricevuti causa successione sceglie di depositarli, la banca ha il diritto (ma non l’obbligo) garantitogli dalla legge di segnalare l’operazione alla centrale antiriciclaggio se ritiene opportuno farlo. In genere il soggetto che deposita questi soldi in banca, per evitare di essere segnalato, deve presentare un titolo giustificativo, come la successione, proprio per giustificare il movimento bancario.
La banca ha comunque facoltà di segnalare l’operazione se fiuta anomalie. Per l’uso del denaro contante, invece, non è possibile effettuare pagamenti superiori ad euro 1.000 utilizzando contanti. Qualsiasi pagamento di cifre più alte va fatto attraverso i canali bancari che lasciano tracce; quindi bonifici, carte di credito, assegni e così via. Parliamo di pagamenti e non di versamenti e depositi. Infatti nulla vieta ai clienti di banche e poste di versare somme superiori ad euro 1.000 in contanti e nessun controllo o sanzione può essere applicata al depositante. Sta di fatto che milioni di italiani hanno paura a spendere, a depositare, a comprare e adesso anche ad ereditare i risparmi che un povero padre deceduto, dopo anni di sacrifici, lascia ai figli.