Forse neanche alla Visa Europe, società leader delle carte di credito, si aspettavano l’enorme successo che la “moneta di plastica”nella sua forma più recente, la prepagata, potesse avere in Italia nell’ultimo periodo.Invece il boom non solo c’è stato in fatto di emissione di carte prepagate, ma continua a confermarsi di anno in anno. I motivi di tale indiscusso successo sono molteplici: la sicurezza nel non doversi spostare, soprattutto in viaggio, con ingenti quantità di denaro in tasca rischiando di perderlo o di farselo rapinare, la comodità di operare acquisti on line, il controllo costante delle spese, in vista del fatto che una carta di questo tipo essendo prepagata non consente di spendere più del budget caricato.

Italia uber alles

Il risultato è che l’Italia è prima in classifica in Europa per emissione e numero di carte prepagate. Lo dimostra il dato diffuso da Visa Europe quando ammette che nel nostro Paese circolano qualcosa come 18 milioni di carte, 14 milioni di queste hanno stampigliato in bella mostra il marchio Visa. Ogni anno, come già accaduto nel 2014 rispetto al 2013, vengono emesse oltre un milione di carte in più con un incremento che supera il 10% del totale circolante, precisamente il 13,5% circa: un dato che nella pratica significa che un italiano su tre ha una carta prepagata “targata” Visa nel suo portafoglio.

Secondo Visa c’è anche un importante altro dato degno di attenzione, ovvero, una sorta di democratizzazione fra gli utilizzatori di questo sistema di pagamento.

Non importa se sei bancabile, ovvero gradito alle banche, importa di più che quando ti serve effettuare un pagamento, ovunque ti possa trovare, hai gli stessi strumenti finanziari che un tempo erano prerogativa dei migliori correntisti di banca e, fatto importante, i soldi che hai sulla carta sono i tuoi, senza ricorrere ad alcun finanziamento, per nulla facile da ottenere di questi tempi.

Di fatto la carta di credito in generale e le prepagate in particolare, hanno quasi mandato in soffitta l’ormai un po’ obsoleto carnet d’assegni.

TimSmartPay: a che punto siamo?

Lo scorso anno è stata anche lanciata la Tim SmartPay, una particolare carta di pagamento a marchio Telecom Italia insieme a Sanpaolo e Visa Europe. La particolarità di questa carta è l’utilizzo, prima in assoluto, dello smartphone che agisce a stretto contatto con la carta.

Basta infatti avvicinare lo smartphone al terminale POS abilitato e si può disporre il pagamento.Se a tutto questo si aggiunge l’enorme successo delle telefonia cellulare fra i nostri connazionali, si capisce bene come due strumenti così duttili, come il cellulare nelle sue forme più sofisticate e la carta prepagata, possano andare a “braccetto” soprattutto fra i più giovani.

Pagamenti mediante il cellulare: la nuova frontiera

E a proposito di cellulare e dell’uso che di esso si può fare anche per quanto riguarda le transazioni finanziarie, è da ricordare che parliamo di un mercato ancora acerbo. Le avvisaglie dell’imminente boom anche in questo contesto ci sono tutte, basterà aspettare che la tecnologia si affini e renda l’utilizzo quanto mai pratico e comodo, a partire dalla modifica di qualcosa come 1 milione e 200 mila terminali che dovranno accogliere la nuova tecnologia, fatto quest’ultimo che per entrare completamente a regime richiederà un lasso di tempo superiore ad un anno.

“Il mobile payment è embrionale, ha caratteristiche positive in Italia ma ha bisogno di qualche anno di tempo per affermarsi” hanno ribadito da Visa.

Due mondi a contatto: prepagate e mobile payment che si rivolgono allo stesso target?

In un’Italia meta di migranti, infine, scopriamo che anche fra costoro l’uso della carta prepagata comincia a farsi strada. La prepagata per loro è come un conto corrente, un po' sui generis. Possono caricarla in Italia e fare in modo che venga usata nel paese di origine, anche questa volta senza utilizzo di contante e altri sistemi di pagamento di minore praticità.