Pare che la visita di Rohani stia spianando la strada ad altri investimenti esteri in Italia: oggi infatti il ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi incontrerà esponenti di grandi multinazionali danesi che hanno fatto un pensierino a volersi espandere nel Belpaese. Si tratta, tra gli altri, di Maersk, SAS, Tulip, Arla Foods, Novo Nordisk e Carlsberg, brand iperconosciuti.
Il ministro illustrerà alcune delle nuove riforme che l'Italia ha varato per lo sviluppo del paese, dal Jobs Act al ddl concorrenza, senza tralasciare quelle che dovrebbero snellire la burocrazia del paese e l'efficienza della pubblica amministrazione, al fine di convincere gli imprenditori stranieri che il periodo delle vacche magre è finito e che la nostra nazione vuole avviarsi a quello delle vacche grasse con rinnovata convinzione.
Le grandi aziende nordeuropee citate già vantano in Italia la bellezza di uno stock di 3 miliardi di euro e gli occupati sono circa 7000, quindi se da parte loro ci saranno altri investimenti, questi non saranno solo a beneficio dello Stato, ma di tutta la popolazione.
Al ministro Guidi il compito di rendere loro l'Italia ancora più appetibile grazie alla spiegazione approfondita delle manovre effettuate sul lavoro, il jobs Act, sulla istruzione, la buona scuola,sulla giustizia civile, sul salvabollette ed efficienza dell'energia, sui provvedimenti a favore delle Pmi, in particolare sul rifinanziamento della Legge Sabatini, stimolo alla capitalizzazione, credito d'imposta sui nuovi investimenti produttivi, e, infine sul ddl concorrenza ancora in fase di definizione.
Tutto questo, come già sbandierato dal Governo, dovrebbe fare risollevare presto e bene il nostro Paese e portare ad un ulteriore incremento del Pil dell'1,8% entro il 2020, oltre che ad una crescita dei consumi del 2,3%, dell'occupazione dell'1,6% e del 2,1% degli investimenti.
MiSE, Ice e InvItalia sono gli enti che stanno supportando il Governo affinché non solo i decreti delle riforme siano il punto focale per attrarre gli investimenti esteri da noi, ma anche la valorizzazione del territorio in sé e della sua popolazione, visto che l'Italia rappresenta una bellissima via naturale tra nord e sud europa e che sta sviluppando sempre meglio le sue arterie di comunicazione terrestri e marittime, senza trascurare operai, tecnici e ogni altro personale qualificato di alto livello.