Anno nuovo vita nuova anche per l'Isee 2016, che ogni anno ci riserva delle sorprese, così come per il canone Rai. Dopo la trasformazione dello scorso anno, questo indicatore della situazione patrimoniale familiare vuole essere ancora più preciso e dettagliato, sperando così di riuscire a neutralizzare coloro che vogliono fare i furbetti e privilegiare i cittadini onesti.

A tal proposito questo documento, chiamato anche DSU, dichiarazione sostitutiva unica, garantisce a chi ne fa richiesta agevolazioni sociali, come il bonus bebè, attraverso i diversi moduli di cui è composto.

Andiamo, però, ad esaminare ora le novità più rilevanti dell'Isee 2016.

Carte di credito non solo il saldo, ma anche la giacenza media

Al contrario dell'anno precedente, quando era sufficiente riportare la cifra presente al 31 dicembre, ora le carte di credito prepagatecon Iban sono equiparate ad un normale conto corrente. Tale cambiamento comporta nuovi calcoli più precisi anche sulla giacenza media da ricondurre alla Banca di appartenenza. Questo datopuò essere fornito dallo stesso Istituto bancario o in alternativa ricavato dal cliente stesso sommando tutti crediti di ogni mese, ricavati dagli estratti conto e dividendo la somma per 365.

Un altro motivoper riportare la giacenza media avviene quando il risultato tra la somma dei propri conti correnti e quelli delle giacenze medie danno un risultato negativo, quando invece è positiva è possibile riportare sul documento solo il saldo del 31 dicembre.

Lo stesso avviene, quando nell'anno appena concluso sono avvenuti movimenti immobiliari o patrimoniali per se stessi o verso altri familiari.

Movimenti tra familiari

Anche questa voce non passa inosservata e viene inserita all'interno del documento. È introdotta, infatti, la necessità di segnalare eventuali movimenti finanziari e di immobili tra membri della famiglia, perché tale elemento sarebbe capace di alterare il valore del proprio patrimonio.

Altre novità Università e rimborsi

Modifiche importanti riguardano anche il modello sull'Università e sui rimborsi spesa. Nel primo caso è presa in esame la figura dello studente con un solo genitorein caso di divorzio per poter esaminare più nel dettaglio la situazione di entrambi i coniugi. Altresì si esamina anche la figura dello studente con reddito, ma sposato.

In questo caso bisogna riportare anche il patrimonio del coniuge per valutare la situazione patrimoniale di entrambi.

Altri cambiamenti rispetto al 2015 si riferiscono a quanto percepito a titolo di rimborsi spese, che da quest'anno bisogna segnalare.