Qualcuno l’aveva previsto, ora sono i dati che lo confermano: le prime 4 società mondiali per capitalizzazione di mercato operano tutte nel mondo del web e della Tecnologia. Alphabet (la holding a cui fa capo Google) guarda tutti dall’alto con la sua capitalizzazione di mercato che si attesta sui 533,20 miliardi di euro. Segue Apple con 532,70. Terza Microsoft, quarta Facebook. Scende dal podio Exxon (compagnia petrolifera statunitense), discesa che è un’ulteriore dimostrazione delle enormi difficoltà che in questo periodo storico sta attraverso il settore manifatturiero.

La Silicon Valley

La Silicon Valley scavalca quindi la ‘vecchia economia’, quella legata all’oro nero, il petrolio. Ma se nel settore dell’informatica made in USA ci sono quattro società che viaggiano ad altissima velocità, è anche vero che ce n’è un’altra che sta indietreggiando non poco. Stiamo parlando di Yahoo!.

La società guidata oggi da Marissa Meyer ha annunciato che taglierà il 15 per cento del personale e chiuderà alcune divisioni. In questo modo, si spera, l’azienda diventerà più ‘agile’ nell’affrontare i cambiamenti e lanciare la sfida al colosso dei motori di ricerca, ovvero Google. Si parla anche di una proposta di cessione totale di Yahoo! ad un nuovo proprietario/a, ma i ben informati dicono che la Meyer non ha nessuna intenzione di mollare e di voler risollevare le sorti dell’azienda.

Come se non bastasse, negli States è nata una polemica intorno alle figure dirigenziali di Yahoo!, accusate da un ex lavoratore di usare dei metodi poco chiari per ‘valutare’ i propri dipendenti e, spesso, licenziarli senza una giusta causa. Tutto questo mentre Alphabet, la holding a cui fa capo Google (concorrente numero uno) diventa la società che vale di più al Mondo, superando Facebook di ‘soli’ 2 miliardi di dollari.

Facebook, invece, dal canto suo supera per la prima volta Exxon e il fondo Berkshire-Hathaway di Warren Buffett.

Inoltre, il social network di Mark Zuckerberg inizia a spaventare anche Google, almeno per quanto riguarda il campo della pubblicità mobile. Il team di Facebook, infatti, si è mosso prima di quello di Google per quanto riguarda le pubblicità da cellulare.

Pur generando ricavi minori rispetto al motore di ricerca in tal senso, l’azienda di Palo Alto ha già diversi assi nella manica per superare Google.

Giornata storica

Si può parlare tranquillamente di ‘giornata storica’: è la prima volta che nella top 3 della società quotate in borsa non ne compare una che abbia a che fare con il petrolio. La tecnologia rappresenta il nuovo oro del Pianeta Terra? Difficile rispondere, eppure sta di fatto che le quotazioni del petrolio scendono di giorno in giorno: oggi si è arrivati sotto i 30 dollari a barile e le previsioni per il futuro non sono delle più rosee. In più Standard&Poors ha tagliato la propria valutazione per molte aziende operanti nel settore manifatturiero, tra cui anche i colossi Shell ed ENI.