L’Autorità dei trasporti ha multato Trenitalia per i continui disservizi sulle linee ferroviarie utilizzate dai pendolari. I particolare, la sanzione è stata comminata per non aver riconosciuto adeguati rimborsi a pendolari abbonati danneggiati da ritardi e cancellazioni.

La multa a Trenitalia per i mancati rimborsi ai pendolari

I casi presi in esame dall’Autorità dei trasporti si riferiscono ad episodi accaduti sulle linee di Molise, Abruzzo ed Emilia Romagna e segnalati da un comitato di pendolari. Si tratta di una segnalazione risalente allo scorso 12 marzo 2015 sulla linea Cassino-Avezzano, per la quale Trenitalia è stata multata con 4 mila euro, di un reclamo non accolto per disservizi sulla tratta Imola-Bologna del 7 agosto 2015, costato una sanzione di 5 mila euro, ed un reclamo sul percorso Isernia-Campobasso dello scorso 10 novembre 2015 che è costato a Trenitalia altri 4 mila euro di multa.

Possibili nuove multe per i ritardi e le cancellazioni di Trenitalia

Si tratta, quindi, di un totale di 13 mila euro di multe con le quali l’Autorità dei trasporti ha inteso condannare i mancati rimborsi di Trenitalia nei confronti di pendolari che hanno perduto ore di lavoro o di lezione a seguito di ritardi o cancellazioni.

Non è certo l’entità della multa ad allarmare Trenitalia, quanto il riconoscimento del principio che gli abbonati pendolari hanno diritto a ricevere un adeguato rimborso in caso di sistematici ritardi o, peggio ancora, di interruzioni del servizio ferroviario, in ragione del danno economico che da tali eventi scaturisce per i viaggiatori.

Il Garante, Andrea Camanzi, ha tenuto inoltre a precisare che il riconoscimento del diritto all’indennizzo ha una funzione di stimolo della concorrenza, inducendo ad operare per una maggiore efficienza del servizio, il tutto a vantaggio degli utilizzatori del servizio stesso.

Una precisazione che lascia intendere come le multe in questione potrebbero non rimanere un caso isolato, ma l’inizio di una serie di sanzioni pecuniarie in virtù dei reclami che potrebbero arrivare a causa dei disservizi che si ripetono quotidianamente sulle linee utilizzate dai pendolari.