In Italia, la pressione fiscale media resta altissima. Secondo i dati forniti dall’ISTAT, nel 2015 il rapporto tra pressione fiscale e prodotto interno lordo è pari al 43,4%. Stessa percentuale del 2014. L’Istat ha anche reso noto che, sempre nel 2015, l’aumento del Pil italiano è stato di appena lo 0,7%. Un dato che conferma le difficoltà per l’economia italiana e che, stando, alle previsioni dell’Ocse di qualche giorno fa non sembra poter migliorare nei prossimi due anni.
A preoccupare non è solo la pesante pressione fiscale, ma anche il Pil ed il debito pubblico
Il Prodotto interno lordo dell’Italia, infatti, secondo le previsioni dell’Ocse dovrebbe crescere solo di uno striminzito 0,8% nel 2016. La stessa previsione, ossia di una crescita 0,8% su base annua, è stata annunciata dall'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico anche per il 2017. Non solo, oggi l’Istat ha confermato anche che nel 2015 il debito pubblico italiano si è attestato al 132,2% del Pil contro 131,8% del 2014. In termini assoluti, è notizia di qualche giorni fa, il debito pubblico italiano ha purtroppo sfondato la cifra astronomica di 2.252,2 miliardi di euro. Ben 80,5 miliardi di euro in più nel solo periodo compreso tra gennaio e luglio 2016.
Pressione fiscale, Pil e debito pubblico fotografano perfettamente reale situazione dell'Italia
Dati che fotografano perfettamente la situazione italiana. Una situazione di forte difficoltà, nella quale è difficile aprire nuove attività a causa proprio dell’eccessiva pressione fiscale, che rappresenta quasi certamente il primo ostacolo per una ripresa economica stabile e duratura.
Preoccupano, e non poco, anche la bassissima crescita del Pil, che certifica la stagnazione in cui è piombato il Paese, e un debito pubblico che sembra non avere limiti. Insomma, la situazione italiana non è poi così idilliaca come qualcuno cerca di descriverla. Purtroppo, i dati dimostrano che c’è ancora molto da lavorare per portare l’Italia fuori da una depressione che sembra non voler finire mai.