Il ricordo di Michael Schumacher e dei successi in Ferrari, certo. L'asta di beneficenza dell'esemplare numero 500 de La Ferrariper le vittime del terremoto, ovvio. Ma sono solo queste le ragioni che hanno portato ad organizzare il bilaterale Italia-Germania all'interno dei cancelli di Maranello? E come mai Marchionne, ad di FCA, irrompe da protagonista ostentando il solito informale maglioncino e incassando un caloroso "Oh, Marchionne" da Angela Merkel, prima di proseguire a porte chiuse i colloqui? In pochi al mondo conoscono queste risposte, ma possiamo provare a mettere in fila una serie di temi caldi che Merkel e Marchionne potrebbero aver affrontato sul mondo dell'auto, con quello spirito di futura cooperazione industriale che la Cancelliera tedesca ha ufficialmente auspicato in conferenza stampa, prima di una cena che ha riunito insieme imprenditori italiani e tedeschi.

Fusione FCA-GM, il pallino di Marchionne

Il primo tema che viene in mente è quello di una fusione tra FCA e General Motors e lo stato di salute del marchio Opel, controllato dal governo tedesco. Già nel 2009 Marchionne tentò l'assalto ad Opel, e Angela Merkel definì serio e ambizioso il piano che allora includeva sinegie tra Fiat, Chrysler e Opel. Poi General Motors decise di mantenere Opel all'interno del suo partafogli, tagliando invece Saab, Saturn, Pontiac e altri marchi. La presenza di John Elkann, numero uno di Exor, ai colloqui potrebbe essere una conferma dei temi finanziari di una delle tante riunioni per arrivare al merger di questi due colossi dell'auto.

Un'altro tema di scottante attualità è la decisione dell'UE di multare Apple per 13,5 miliardi di mancate entrate fiscali.

Anche Starbucks ed FCA attendono sentenze in merito (anche se per cifre irrisorie se paragonate, intorno ai 20 milioni di euro). Sul tavolo di discussione potrebbe stare anche la posizione della motorizzazione tedesca sulle emissioni di alcuni modelli FCA omologati in Germania. Anche la Merkel, tuttavia, potrebbe aver avuto qualcosa da chiedere a Marchionne: mentre l'industria tedesca fatica in Usa (si pensi allo scandalo Dieselgate di Volkswagen, o a come Mercedes si liberò di Chrysler dopo averla comprata per decine di miliardi), FCA stringe accordi con Google per la guida autonoma, mentre la controllata Magneti Marelli è corteggiata dal colosso coreano Samsung.

Forse Angela Merkel vuol far rientrare l'industria tedesca in queste importanti trattative, o non farla percepire solo come concorrente all'auto italiana. Chissà, infine, se Renzi avrà preso appunti sul piano incentivi entrato in vigore in Germania per aumentare la diffusione di auto elettriche.