L'auto elettrica viaggia ormai nella corsia preferenziale dei piani strategici dell'Europa. L'Unione Europea ha infatti individuato nel 2020 l'anno in cui gli Stati membri dovranno garantire la ricarica tramite colonnine elettriche in tutti i principali nodi urbani ed extraurbani. Per quella data, secondo alcuni costruttori, in Inghilterra ci saranno, ad esempio, più colonnine di ricarica che distributori di carburante: questi ultimi nel 1970 ammontavano a 37.539 stazioni e nel 2015 sono rimasti in 8.472. Sempre nel Regno Unito, le colonnine nel 2012 erano 913, mentre il 2016 dovrebbe chiudersi con 4.100 colonnine installate e, secondo i piani, dovrebbero essere 7.900 nel 2020.

I piani sull'auto elettrica in Italia e Germania

L'Italia appare in ritardo in fatto di auto elettrica e colonnine installate. Nel 2015 se ne sono contate 700. Oltre all'indirizzo europeo, però, oggi c'è anche un piano nazionale descritto nel decreto sviluppo. Il "know-how" di alcune aziende italiane come Enel ed Eni dovrebbe favorire un rapido sviluppo delle colonnine, vista la dichiarata volontà politica di investire in questo settore.

Ma è la Germania il paese dove gli interventi su questa tecnologia sono ad uno stadio più avanzato. Qui è possibile stilare anche una classifica delle auto elettriche,con Renault Zoe a 424 ordini, BMW i3 a 339 unità, e BMW 225xe a 199 unità a luglio 2016. Tra i marchi in classifica c'è anche Volkswagen con 154 unità complessive e Nissan a quota 121.

Manca Tesla, perché gli incentivi sono destinati ad auto con prezzi inferiori a 60.000 euro, ma la casa californiana ha un asso nella manica da giocare.

Il Governo tedesco è deciso ad incoraggiare questi numeri ancora esigui: da luglio è disponibile un piano incentivi da 1,2 miliardi di euro per l'acquisto di auto elettriche.

In Germania si ricevono ben 4.000 euro per passare ad un'auto elettrica, e 3.000 euro per un'ibrida plug-in, e tale incentivo durerà fino a giugno 2019 quando, secondo il piano voluto da Angela Merkel, l'auto elettrica sfonderà il tetto delle 400.000 unità.

Gli scettici dell'auto elettrica

Sull'auto elettrica, tuttavia, non mancano gli scetticismi.

L'ad di FCA, Sergio Marchionne, è tra più cauti, forse perché l'auto italiana resta portabandiera del piacere di guidare, espresso attraverso numerosi modelli Alfa Romeo, Maserati e Ferrari. Ad ogni modo, anche FCA ha deciso di investire su questa nuova tipologia di prodotti, e la Chrysler Pacifica sarà l'alfiere della tecnologia plug-in e della guida autonoma grazie all'accordo con Google. Lo scetticismo di alcuni costruttori è comunque sostenuto dai numeri: il piano incentivi tedesco, a luglio ha portato all'aumento delle ibride plug-in (1.016, +7,6%), ma le 785 auto elettriche richieste rappresentano un calo del 18,4% rispetto a luglio del 2015.