Si è svolto questo lunedì 10 ottobre nella cornice dellaTerrazza Caffarelli in Campidoglio a Roma il "Premio Anima 2016". Blasting News era presente ed ha intervistato l'ideatore e presidente del premio, ovveroLuigi Abete, imprenditore già presidente di Confindustria fra il 1992 e il 1996eattualmente presidente della "Banca Nazionale del Lavoro - BNL". Ecco che cosa ha detto.
Cosa pensa del fatto che il Governo pare andare nella direzione di favorire la contrattazione aziendale di secondo livello?
"La contrattazioni aziendali sono molto più convenienti rispetto a quelle di settore e consente di cogliere meglio le specificità, perché nello stesso settore le aziende hanno oggi possibilità diverse di premiare il lavoro.
E' molto utile che Confindustria e Governo abbiano deciso di concentrare l'attenzione sulla defiscalizzazione del salario aziendale, è un tema che io già proponevo nell'accordo del 1993 ma evidentemente ero troppo in anticipo, oggi è diventato un tema attuale, spero che il Governo confermi l'aumento del tetto per inquadrare anche i lavori con maggior contenuto intellettuale: è una leva che darà più sviluppo alla contrattazione aziendale. A livello nazionale occorre stabilire i minimi e poi si devono definire le figure professionali, ma la parte economica in denaro e in welfare più si decide a livello aziendale e meglio è."
Che cosa pensa della riformacostituzionaleproposte dal Governo?
"Parlo ovviamente a titolo personale, ma credo che la riforma della Costituzione sia un passo avanti per la semplificazione e modernizzazione del paese. Semplifichiamo il processo decisionale perché non dobbiamo fare doppi passaggi estenuanti fra le due Camere e semplifichiamo il rapporto fra Stato e Regioni, chiarendo meglio le competenze dell'uno e dell'altro. Io sono meno attento al tema del risparmi economico, che pure ci sarà, ma che si può ottenere anche in modo diverso, mentre le cose sopra esposte si possono ottenere solo con questa Riforma."
Lei è da sempre favorevole a un sistema elettorale maggioritario.
Che cosa pensa dell'Italicum?
"Quando leggo che il sistema maggioritario non funziona perché esistono più di due grandi partiti mi viene da ridere. Perché se le opzioni fossero solo due è chiaro che una avrebbe almeno il 51% e non ci sarebbe bisogno del maggioritario. Se oggi le proposte politiche in campo sono tre o quattro, abbiamo come alternativa o di non essere governati oppure accettiamo il doppio turno. Facendo esprimere i cittadini prima sul partito preferito e poi su quello "meno lontano" dalle loro idee. L'Italicum è dell'impianto è ottimo, se poi ritengono di migliorarlo ben venga. Tale legge porta alla Camera su 340 deputati di maggioranza ben 240 eletti con le preferenze e solo 100 scelti dal partito come capilista bloccati: il 72% degli eletti del partito che poi farà materialmente le leggi sarà scelto direttamente dai cittadini. Certo, io preferirei che non ci fosse la pluri-candidatura o che ci fosse un sistema uninominale, ma è comunque una buona sintesi. Tutto queste riforme io le propongo da più di vent'anni, quando io dicevo queste coseRenzi aveva ancora il ciuccio in bocca. Tutto possono dirmi fuorché io non sia coerente. Pensi che il10 dicmebre 1992 a Parma io da neopresidente di Confindustria dissi "Un paese moderno si governa solo con il doppio turno, altrimenti non si governa". Io voto Sì al referendum anche perché nei prossimi anni l'Italia può avere più rapidità e forza nel prendere le decisioni, mentre Germania, Francia e Spagna faranno più difficoltà".