L’assistente familiare, più comunemente detta “badante”, è presente ormai in ogni famiglia: a lei vengono delegati i compiti di assistenza, ma anche commissioni, pulizia e cucina.
Gli anziani vivono più a lungo,mentre i figli vanno in pensione più tardi:diventa molto difficile, in particolare per le donne, da sempre deputate al Lavoro di cura,conciliare l'attività professionalealleesigenze di assistenza dei propri cari.Non resta che rivolgersi a personale esterno,che si prendacura di loro.
Anche le italiane fanno le badanti
Un tempo tale mansione era principalmentesvolta da donne dell’est,in maggioranzaproveniente dalla Romania e dalla ex Unione Sovietica,ma l’alto tasso di disoccupazione ha portato molte italiane, negli ultimi anni, a dedicarsi a questa attività.
Nonostante le sanzioni previste per il datore di lavoro che non comunica l’assunzione e non paga i contributi Inps siano molto alte (dai 1500 ai 12.000 euro), una badante su quattro lavora senza contratto regolare. Il motivo è sempre lo stesso: far tornare i conti, limitando le spese.
Ma è proprio vero che il lavoro nero conviene?
Cosa prevede il CCNL domestico.
Il CCNL domestico distingue due livelli di inquadramento:
- BS per l’assistenza a persona autosufficiente
- CS per l’assistenza a persona non autosufficiente
La paga oraria lorda prevista è di 5,98€ nel primo caso e di 6,64€ nel secondo.
Cifre nettamente inferiori rispetto a quelle richieste nell’ambito del mercato informale dalle comuni collaboratrici domestiche.
Nemmeno i voucher riescono a competere: per ogni ora di lavoro la lavoratrice ha diritto ad un buono del valore di 10€. Per non parlare dei tariffari di cooperative e società private del settore, che per un’ora di assistenza prevedono un costononinferiore a 20 - 25€.
Un regolare contratto di lavoro tutela entrambe le parti, permette alla famiglia di risparmiare e dà accesso agli sgravi fiscali e aicontributi previsti per l'assunzione di un'assistente familiare.
Fare le cose in regola paga!