È un incubatore di startup dal nome evocativo di Israel Cannabis quello fondato da Saul Kaye nello stato ebraico. Lo scopo dell’impresa è quello di coadiuvare le startup interessate ad ampliare il settore della cannabis terapeutica. Sono decenni, infatti, che Israele può considerarsi un paese all’avanguardia nel campo degli studi scientifici su effetti e benefici della marijuana usata per scopi medici. Kaye, secondo quanto riporta il settimanale l’Espresso, è intenzionato ad espandere l’influenza delle aziende con la stella di Davide, già all’avanguardia nel campo hi-tech e agro-tech, a tutto il mondo, Italia compresa, quando ovviamente le leggi dei singoli stati lo permetteranno.

Intanto, arriva dagli Usa, paese che a sua volta sta vivendo un boom non solo della cannabis terapeutica ma anche di quella a scopo ricreativo, la nuova moda di curare cani e gatti con la marijuana.

Kaye e il mercato della cannabis terapeutica

“L’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico si diffonderà ovunque, ormai questo è un movimento, una rivoluzione”. Questa frase evocativa è divenuta ormai il motto di Saul Kaye, l’imprenditore israeliano che punta ad assicurare alle già tecnologicamente avanzatissime aziende israeliane una grande fetta del mercato globale della produzione e vendita di cannabis terapeutica, cioè a scopo medico. Le mani degli israeliani sono pronte però ad allungarsi anche sul fiorente, anche se ancora acerbo, business della marijuana ricreativa.

Secondo Kaye, la progressiva legalizzazione della cannabisporterà miliardi di dollari nelle casse di Israele, favorito sui concorrenti perché sede di esperimenti sulla ‘magica erba’ fin dagli anni sessanta del ‘900. Questa, dunque, la ragione sociale di Israel Cannabis, l’incubatore che include già 150 aziende del settore e che può beneficiare dell’aiuto dello stesso stato di Israele dove, nel giugno scorso, è stata approvata una riforma che favorisce l’intero ciclo della cannabis, dalla coltivazione alla distribuzione nelle farmacie.

Negli Usa anche cani e gatti si curano con la marijuana

Mentre Kaye guarda al futuro con la sua Israel Cannabis, l’Italia è ancora alle prese con una cultura sub clericale che sta cercando di affossare in tutti i modi il ddl presentato dall’Intergruppo parlamentare guidato da Benedetto Della Vedova. E l’America? Il prossimo 8 novembre (stessa data delle presidenziali) è in programma un referendum in 8 stati, tra cui la California, sulla legalizzazione della cannabis.

Altre decine di stati già hanno legalizzato l’uso medico della marijuana, mentre in 4 anche quello ricreativo. Affari per miliardi di dollari gonfiati adesso, scrive il New York Times, anche dagli amici a quattro zampe dell’uomo: cani e gatti. Sugli scaffali dei negozi di veterinaria Usa sono già disponibili molti prodotti che sfruttano i principi attivi della cannabis, Thc e Cbd, per curare diverse patologie feline e canine come artrite, ansia, crisi da abbandono e mancanza di appetito.