Qualcuno già parla di stangata primaverile. Di certo, su sollecitazione della Commissione europea, saranno necessari urgenti interventi per una necessaria correzione dei conti pubblici. L'aggiustamento nei conti non comporterebbe un intervento sulle aliquote Iva o sulle agevolazioni fiscali. Padoan ha precisato che "le misure sanno adottate al più tardi entro aprile", ma non si escludono interventi anche prima di questa data.
L'aggiustamento che il governo si appresterebbe ad adottare vale lo 0,2% del prodotto interno lordo. Il deficit per il 2017 si attesterebbe così al 2,1% del Pil.
La manovra sui conti sarebbe costituita da circa un quarto da tagli di spesa selettivi e per tre quarti da misure sulle entrate.
Interventi necessari con nuove entrate. Si punterà anche ad una lotta all'evasione
Si tratterà di adottare una manovra economica molto difficile per il timore di misure impopolari in una situazione di instabilità politica. C'è chi parla di un'Iva anticipata e chi di agevolazioni nel rientro di capitali. Probabile un intervento sulle accise ed altre misure ancora da decidere. Misure saranno adottate sul fronte della lotta all'evasione.
Il ministro vuole evitare ad ogni costo una procedura di infrazione europea ritenuta un'ipotesi "estremamente allarmante". L'ipotesi di infrazione comporterebbe infatti "una riduzione della sovranità nella politica economica nazionale".
Timori per il rialzo dei tassi d'interesse
L'eventuale procedura di infrazione comporterebbe un possibile aumento dei tassi d'interesse, con un serio pericolo per i conti dello Stato per la nostra forte esposizione debitoria. Anche Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici, è intervenuto per ribadire che "con Pier Carlo Padoan abbiamo sempre cercato soluzioni ed impegni comuni.
L'euro è una cosa troppo seria per lasciarlo solo a Francia e Germania. Sarebbe assurdo da parte della Commissione europea tenere da parte l'Italia che è la terza economia europea".
Resta informato sull'attualità economica cliccando "segui" in alto.
