Preoccupa l'ultimo dato pubblicato dall'Istat che evidenzia che i più giovani, quelli nella fascia di età tra i 15 anni e i 24 anni, registrano un tasso di disoccupazione del 40,1%, posizionandosi al livello più alto dal giugno del 2015. Il tasso di disoccupazione generale arriva al 12%.
Istat: in Italia leggero aumento degli occupati.
Su base annua, a dicembre 2016, si conferma la tendenza all'aumento di occupati (+1,1% su dicembre 2015), attribuibile prevalentemente ai lavoratori dipendenti e agli ultracinquantenni. Nello stesso periodo aumentano i disoccupati (+4,9%) e calano gli inattivi (-3,4%).
In particolare, per il mese di dicembre 2016, si è registrato un aumento dei disoccupati su base mensile (+0,3%), con una crescita riferita prevalentemente alla componente femminile, rispetto ad un calo per quella maschile.
Ricordiamo che l'Istat classifica come occupati le persone con più di 15 anni che nella settimana precedente abbiano svolto almeno un'ora di lavoro in qualsiasi attività che preveda un corrispettivo. I disoccupati sono coloro che hanno effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro nel mese precedente. Gli inattivi comprendono le persone che non fanno parte della forza lavoro e non classificate come occupate o disoccupate.
Eurostat: cala la disoccupazione nella zona euro.
Eurostat rileva nella zona euro un'ulteriore lieve contrazione delle persone senza lavoro, al 9,6% a dicembre 2016 (un anno prima era al 10,5%). La disoccupazione è ora ai minimi storici in Germania (3,9%), mentre resta elevata in Grecia (23%) e in Spagna (18,4%). Il record negativo della disoccupazione giovanile sotto i 25 anni spetta alla Grecia, Spagna e Italia, con dati superiori al 40%.
Per quanto riguarda il Pil gli ultimi dati Eurostat stimano su base annua una crescita nella zona euro dell'1,8% e dell'1,9% in tutta l'Unione europea.
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