La Sec ha bocciato definitivamente il Bitcoin in un mercato regolamentato che non lascia spazio alla poca liquidità e volatilità della moneta elettronica.
Si è trattato di uno scacco che non lascia posto a repliche per la moneta elettronica rilanciata dai fratelli Winklevoss. La bocciatura di uno strumento finanziario quotato legato al bitcoin è avvenuta definitivamente venerdì scorso. In questo modo il garante degli Stati Uniti ,che vigila sui mercati finanziari, denominato Sec (Security and Exchange Commission) ha fatto capire che non vuole rischiare di dare il via ad un mezzo anarchico in un mercato che esige regole tassative.
Stop al bitcoin, scendono i valori
La decisione della Sec di tagliare le ali al bitcoin, prima ancora di spiccare il volo nel mercato, ha fatto si che il prezzo della criptomoneta scendesse drasticamente.
Nei giorni scorsi il valore del bitcoin raggiungeva i 1300 dollari, mentre in seguito alla decisione della Sec di venerdì scorso, la quotazione della moneta elettronica è scesa di quasi il 20% sotto i mille dollari.
In seguito il bitcoin è riuscito a recuperare le perdite, ma la continua oscillazione dei prezzi è stato il segnale definitivo della discesa definitiva della moneta elettronica dei fratelli Winklevoss.
I pro e contro di una moneta anarchica
Dopo la decisione presa dalla Sec, si è fatto sentire uno dei maggiori esperti della criptomoneta, Andreas Antonopoulos.
Secondo l'economista l'anarchia della moneta digitale può rappresentare una doppia faccia. Da un lato "il fatto di non poter essere sorvegliato e regolato è una sua qualità e non un limite". Infatti secondo i sostenitori della moneta digitale, il bitcoin è nato proprio come un'alternativa anarchica delle valute tradizionali.
L'idea è quella di costruire una moneta senza banca centrale, grazie proprio alla volatilità della criptomoneta.
Dall'altro lato, però, il bitcoin può rappresentare un problema nei periodi a lunga scadenza. I bitcoin riescono a capitalizzare complessivamente poco più di 19 milioni di dollari. Ma si tratta di un valore modico rispetto ai 7000 miliardi dell'oro, con scambi giornalieri che raggiungono anche i 515 milioni di dollari.