"Un passo storico". E' stato definito così, dal ministro Poletti, il momento dell'approvazione del disegno di legge delega riguardante il contrasto alla povertà. L'Italia "si dota" di uno strumento strutturale, il Rei, reddito d'inclusione, che permette l'introduzione progressiva di una misura universale basata sulla realtà di una condizione di bisogno di natura economica e non sull'appartenenza a determinate categorie, diversamente abili, disoccupati, anziani, persone sole.

La protezione dei cittadini 'a basso reddito'

Il Rei, secondo il ministro delle Politiche sociali, colmerebbe "un vuoto annoso" nel sistema relativo alla protezione dei cittadini definti "a basso reddito", nel nostro Paese.

La delega al Governo concerne pure la razionalizzazione delle prestazioni sociali. Prosegue, nel frattempo, l'attuazione del Sostegno per l'inclusione attiva, Sia, attivo dal settembre dello scorso anno, che finora ha riguardato più di sessantamila famiglie, complessivamente oltre duecentocinquantamila italiani.