Crollo pesante in Borsa, ma rinascita della sterlina. E’ questo l’imprevedibile verdetto nato dall’imprevedibile decisione di ieri presa da Theresa May: elezioni anticipate nel Regno Unito, un fulmine a ciel sereno per garantire “stabilità nella gestione della Brexit”. Dal referendum Brexit ad oggi la sterlina si era deprezzata, e la scelta degli investitori si è recentemente orientata verso l’acquisto della moneta e la vendita delle azioni portando Londra a chiudere con -2,46%. Il rafforzamento della moneta ha impattato maggiormente sull’export, ma la motivazione di questa scelta (a detta di molti sorprendete) troverebbe ragion d’essere in un ragionamento tutt’altro che banale: le elezioni anticipate in Regno Unito darebbero più forza ai conservatori che potrebbero gestire meglio la Brexit conducendo ad una posizione più stabile la moneta

La variazione dei titoli

La variazione percentuale dei titoli nella giornata di ieri ha visto, ad esempio, i maggiori titoli perdere il 5,6% come accaduto a Bhp Billiton, Glencore ha invece perso il 5,58% Anglo American il 5,13%, Bp il 3,93%, Johnson Matthey il 3,81% Rio Tinto il 3.78% Glaxosmithkline il 3,67%, Shire il 3,62%, Burberry il 3,52%, Antofagasta il 3,41%, Astrazeneca il 3,30%, Crh il 3,22.

In calo anche la Borsa di Milano con -1,56%, e Parigi -1,59%.

La decisione politica

La scommessa tutta politica nasce dalla necessità di sfruttare la debolezza dei laburisti, attualmente all’opposizione per ottenere una maggioranza significativa in Parlamento. La scadenza naturale delle elezioni (prevista per il 2020) avrebbe potuto capovolgere l’opinione dei cittadini causa rischio di ripercussioni economiche post-Brexit. Theresa May aveva in realtà escluso, nei mesi scorsi, la possibilità del voto anticipato, invocando la tanta amata stabilità politica di cui il paese sarebbe privo. La necessità di convocarlo sarebbe però nata dall’insanabile frattura creatasi in parlamento: per proclamare le elezioni sarebbe stata necessaria una maggioranza dei due terzi a Westminster, 434 voti, La May ha quest’oggi superato di gran lunga la soglia, con 522 voti a favore e appena 13 contrari.

La leader del Conservative Party condurrà il paese alle urne e sarà l’attuale primo ministro fino al prossimo 8 giugno quando, tre anni prima della prevista fine di legislatura, lascerà la sede di Downing Street.