In occasione del "Terzo premio giovani comunicatori" organizzato da AGOL e svoltosi questo mercoledì 12 luglio 2017 nella splendida cornice del Foro Italico a Roma, Blasting News ha intervistato in esclusiva il decano dei divulgatori scientifici italiani, ovvero Piero Angela. Vediamo che cosa ci ha detto.

'Italia ha molte difficoltà ma si deve guardare con fiducia al futuro. E sulle disuguaglianze...'

Professor Angela, parlando di giovani lei crede che le nuove generazioni possano avere le stesse speranze di futuro che vi erano nei decenni passati?

"In generale sappiamo che la situazione per i giovani di oggi non è molto rosea. Oltre ai problemi generali che esistono anche in altri paesi, l'Italia ha dei suoi problemi specifici ed è un Paese in difficoltà. Io ho scritto anche in qualche libro il mio pensiero a riguardo: un paese come l'Italia se vuole crescere e distribuire lavoro deve rispettare un "pacchetto" in cui ci sono sostanzialmente tre cose: 1) la capacità innovativa, quindi scienza Tecnologia e ricerca, 2) molta educazione 3) il valore. Noi siamo molto zoppi di queste tre cose: non investiamo in ricerca e innovazione, nell'educazione non c'è un pedale sull'acceleratore e come sappiamo anche sui valori non siamo messi bene".

Ma lei sinceramente vede con ottimismo guardando al futuro?

"Guardi, bisogna sempre guardare con fiducia al futuro, sapendo però che le difficoltà sono tante. Io penso che le persone che si impegnano molto possono avere una chance: se uno si scoraggia e si lascia andare fa solo male a sé stesso".

Ci sono molto recenti dati economici che parlano di una sempre maggiore disuguaglianza fra ricchi e poveri, cosa ne pensa?

Si può ridurre questo gap?

"Guardi, su questo ci sono due scuole di pensiero, perché l'automazione e l'intelligenza artificiale stanno colpendo tantissimi settori con una disoccupazione crescente perché le macchine stanno facendo sempre più lavori che fino a ieri erano dell'uomo. Secondo una scuola di pensiero tutto questo sta colpendo soprattutto la cosiddetta classe media, mentre la classe "superiore" che sa usare a proprio vantaggio i nuovi strumenti si salva e anzi potrà essere molto gratificata, poi vi saranno dei lavori più legati alla persona che saranno sempre validi.

E' quindi la fascia intermedia che preoccupa molto. Secondo un'altra scuola di pensiero invece la ricchezza portata dalla grande esplosione portata dalla tecnologia potrò compensare tutti questi problemi. Speriamo che abbiano ragione gli ottimisti".

'Giovani non si scoraggino. Io senatore a vita? Preferisco fare il mio mestiere: la politica non ha mai creato ricchezza'

Piero Angela ha successivamente ritirato il Premio alla carriera dei Giovani Comunicatori AGOL e anche dal palco ha dispensato alcuni pareri interessanti: "Ricevo spesso lettere e curriculum di giovani che hanno fatto bene negli studi ma non riescono ad avere opportunità di lavoro, soprattutto nel campo della comunicazione. Oggi con la rete si è aperto un campo nuovo, ma è vero che la concorrenza è tanta e le risorse non sono molte.

Quando parlo coi giovani dico loro che in effetti il merito non è valorizzato, però se il merito è riconosciuto è vero che l'eccellenza è ricercata: quindi si deve puntare all'eccellenza senza mai scoraggiarsi. Se io fossi un giovane non mi perderei d'animo e cercherei comunque di arrivare e di cercare qualcosa di nuovo o di diverso". Piero Angela ha anche risposto sulla possibilità che era circolata riguardo alla sua possibile nomina a Senatore a vita: "Ho letto che un giornale ha fatto questa proposta, li ringrazio, ma io faccio un altro mestiere e non ho voglia di cambiarlo. Spero di continuare a fare questo mestiere ancora a lungo". E infine ha detto: "Studiando la storia del nostro paese e non solo si nota che la politica non ha mai creato ricchezza in nessuna società umana, nei secoli e nei millenni.

I poveri sono sempre rimasti poveri, malati e analfabeti fino a quando delle macchine e delle energie non hanno iniziato a funzionare, nei campi e nelle officine, moltiplicando così le risorse. E' difficile come mai non ci si occupi di questi motori della ricchezza e dello sviluppo, certo la politica è importante per distribuire le risorse in modo equo ma il suo ruolo importante è di valorizzare e mettere in moto queste macchine".