Nella puntata di lunedì 7 agosto di 'In onda' su La7 è intervenuto Andrea Orlando, ministro della Giustizia e leader della minoranza del Pd, ecco le parti salienti di quello che ha detto.

'Migranti, ONG non possono essere braccio dello Stato ma devono rimettersi a qualche forma di disciplina'

Sul tema delle ONG che si occupano di migranti, Orlando ha detto: "Bisogna evitare generalizzazioni: non è che se domani chiudiamo i flussi l'Italia non ha più problemi di sicurezza, purtroppo non è così. Così come si deve evitare la banalizzazione che vuole tutte le ONG non essere nelle regole solo perché qualcuna si è mossa in modo non esemplare.

Intanto si tratta di capire quale messaggio vogliamo dare al paese: è un problema importante ma comunque al pari di altri oppure siamo nel bel mezzo di un'emergenza? Io credo che siamo nel primo caso. Non darei mai l'idea che ci sia un intervento di per se' sufficiente per essere risolutivo, serve invece un insieme di cose che comprende la diplomazia, la cooperazione e la capacità di accoglienza. Non possiamo chiedere alle ONG di essere un braccio operativo dello Stato italiano perché loro hanno una funzione diversa, però credo che anche loro devono rendersi conto che in questo momento l'Italia si sta facendo carico di uno sforzo straordinario e ha anche diritto di capire come avvengono certe situazioni.

Si deve arrivare a un punto di intesa: uno Stato singolo non può imporsi, ma anche le ONG in questo momento non possono pensare di agire come hanno sempre agito. Da quando è finito Mare Nostrum le ONG hanno riempito uno spazio che è grigio e non può essere disciplinato in modo anarchico: le ONG devono rimettersi a una qualche forma di disciplina ma contemporaneamente non si può pensare che esse rispondano a una gerarchia anche perché devono poter parlare con tutti".

'Mi auguro che si approvi lo Ius Soli in questa Legislatura'

Orlando ha anche parlato di Ius soli: "Se Renzi dice che gli spazi per approvare lo Ius Soli sono più stretti non lo fa perché non lo voglia, anzi lui ha avuto una posizione sempre molto netta. Io mi auguro che riusciremo ad allargare questi spazi e quindi a portare a casa la legge.

Non mi rassegno perché su questo tema, e anche sul consumo del suolo, possiamo dare un colpo di reni in questi mesi finali della Legislatura prima delle elezioni. Anche lo Ius Soli se spiegato bene alle persone può trovare consenso: a un cittadino direi che un bambino che va a scuola con suo figlio, che ci fa i compiti assieme, che tifa la stessa squadra e che magari parla lo stesso dialetto, non è di un altro paese".

'I comuni che ospitano migranti vanno aiutati a erogare i servizi fondamentali'

Sul tema delle tasse ai comuni che accolgono migranti, Orlando ha detto: "Questi comuni hanno bisogno di non essere in panne, molti di loro sono in stato di dissesto o di pre-dissesto. E' chiaro che se non riescono ad assicurare l'attività ordinaria è difficile che possano giustificare quella straordinaria.

Sennò si crea la guerra fra poveri: un comune che non riesce a erogare dei servizi fondamentali e invece riesce a ospitare dei migranti, induce alcuni cittadini a dire 'perché a loro sì e a me no?'. Ecco che questi comuni vanno aiutati ad erogare i servizi fondamentali, agevolare i comuni che hanno risposto all'appello del Governo sarebbe importante".

'Il PD ricostruisca prospettiva unitaria nel centrosinistra: non boicottiamo Renzi ma puntiamo a diventare maggioranza'

Il discorso si è poi spostato sulle vicende interne al PD e in particolare sulla recente affermazione "chi vuol andarsene se ne vada" di Renzi, tema su cui Orlando ha detto: "E' un diritto riconosciuto dalla Costituzione, non serve il placet del segretario.

Io spero che invece ci siano buone ragioni per restare tutti perché il Paese ha bisogno di una grande forza riformista: io rimango nel PD perché se non si cambia il PD non si cambia la partita che dobbiamo giocare e rischiamo di perderla. Chi se ne va in qualche modo contribuisce a peggiorare la situazione del centrosinistra e non a migliorarla". Sulle candidature alle Elezioni politiche che potrebbero essere molto limitate per le minoranze dem, Orlando ha detto: "Il pluralismo va garantito al di là dalle posizioni congressuali, ma a me interessa la politica e non le candidature: ci interessa che il PD riesca a ricostruire una prospettiva unitaria all'interno del centrosinistra, questo è il punto saliente.

Chi ha sostenuto un'altra piattaforma alle Primarie ha diritto a portare avanti la propria battaglia per diventare un giorno maggioranza, senza per questo fare boicottaggio quotidiano. Io mi rimetto al principio di maggioranza, ma non è che siccome ha vinto Renzi, dico che su tutto ha ragione, perché tradirei quelli che mi hanno votato. Va detto anche che alle Primarie si è scelta una leadership ma non sui punti programmatici da portare avanti, tutto questo andrà discusso in una conferenza programmatica, che a mio avviso andava fatta prima del Congresso".