SI è più volte commentata l'ascesa al successo del Bitcoin ma anche quello di altre monete virtuali con ripple che però attualmente non sembrano attraversare un momento particolarmente roseo che va avanti dai primi giorni del 2018. Diverse sono state le circostanze nelle quali si è parlato del fenomeno mondiale delle criptovalute come qualcosa di concreto e non più un fenomeno passeggero, nonostante le quotazioni di quest'ultime nell'ultimo periodo stiano facendo davvero difficoltà a ritornare ai livelli passati. Per tale motivo diversi investitori hanno palesato una serie di preoccupazioni in generale sulle criptomonete prima enunciate ma anche su un'altra delle più conosciute qual è Ethereum.

Le conseguenze delle decisioni di Corea e Cina

In queste pagine qualche giornata si era evidenziata la differenza fra le due principali monete. Bitcoin e Ripple sono infatti molto simili, differenziate solamente dalla considerazione avuta nei loro riguardi dalle banche, più propense verso la seconda. Ma le differenze non si evincono per il periodo di calo nel quale le due realtà si trovano, probabilmente dovuto alle decisioni di Cina e Corea del Sud intenzionate a mettere una serie di paletti al diffondersi delle criptovalute.

Si perché i coreani ed i cinesi hanno posto all'attenzione dello Stato la diffusione della moneta virtuale, con il principale mercato di Seul intenzionato praticamente a chiudere le porte al nuovo fenomeno mondiale.

Anche Ripple in questi mesi ha perso quota anche se in questo caso la motivazione pare esser legata allo stop di Coinbase: la società di scambio non ha infatti inserito Ripple fra le monete da poter contrattare provocando cosi un calo vertiginoso già dalle prime ore successive l'annuncio. Praticamente da gennaio RIpple non fa altro che scendere, spazzando via momentaneamente tutte le rosee prospettive create da inizio dicembre, dove la quotazione ha raggiunto anche i 3,8 dollari, ma adesso si ci ritrova, dopo il calo a 2,55 della passata settimana, a ben 1,43 dollari.

Calo improvviso

In particolare la giornata del 15 gennaio 2018 si è chiusa con un flop totale: il calo ha coinvolto anche Ethereum, crollato del 17%, e quindi prossimo ai 100 dollari. Cattiva notizia dunque per una delle criptovalute che pareva accusare meno il colpo durante i cali dopo aver regalato agli investitori un 2017 ricco di risultati positivi, gli stessi che l'hanno posta per importanza immediatamente dietro a Bitcoin.

I cali delle criptovalute sono apparentemente legati ai motivi sopra espressi, ma il campo delle ipotesi sulla discesa Bitcoin e Ripple, non dimenticando comunque neanche le altre monete, è in continuo divenire e collegato alla variazione del valore riscontrato giornalmente.