La attuale campagna elettorale è indubbiamente incentrata sui temi economici. E questo sopratutto perché la crisi economica recente ha fatto allargare la fascia di popolazione che vive sotto la soglia di povertà. Secondo i dati disponibili più recenti si tratterebbe, in termini assoluti, di circa 5 milioni di persone. E non si tratterebbe solo di disoccupati e precari, che comunque costituiscono la larga maggioranza, ma anche di pensionati che non riescono ad arrivare, dignitosamente, alla fine del mese.

Il M5S, secondo diversi sondaggi dovrebbe raccogliere milioni di voti, anche se, per come è strutturata la legge elettorale è probabile che sarà costretto a scendere a compromessi con le altre forze politiche per formare un Governo.

Ecco, quindi, che risulta importante conoscere la ricetta economica proposta dal Movimento per l'Italia. Senza la pretesa di entrare troppo nei dettagli vediamo quali dovrebbero essere gli aspetti principali.

L'economia circolare

Nel Programma economico e per l'innovazione del M5S è sviluppato il concetto di Economia Circolare. In base a questo assunto, il risultato che il Movimento vuole ottenere è un modello di sviluppo che tenga conto, non soltanto del tessuto economico italiano, fatto principalmente di Piccole Medie Imprese, ma che coniughi, nello stesso tempo, l'eguaglianza sociale e il rispetto per l'ambiente.

Questo, in parole povere, implica fare in modo di riutilizzare le risorse di scarto del ciclo produttivo precedente.

Per poter fare questo è necessario, secondo gli esperti consultati dal Movimento, far si che lo Stato eserciti una vera azione regolatrice sulle filiere produttive che vanno ricalibrate su una dimensione più locale. A questo scopo, fondamentale sarà il contributo dell'innovazione tecnologica e un progetto educativo nei confronti dei cittadini verso un atteggiamento di consumo consapevole.

Il rapporto con l'Europa

Essendo necessario un maggiore intervento di capacità direzionale da parte dello Stato nazionale ciò implica, dal punto di vista delle politiche dell'Unione Europea e della bce in particolare, una loro rivisitazione critica se non proprio una nuova discussione. Nello specifico, dato che al centro del progresso economico viene posta l'intera comunità statuale e, non, il singolo individuo, come teorizzato dai fautori del neoliberismo, secondo il programma economico del M5S, la BCE non dovrebbe erogare moneta esclusivamente attraverso il sistema bancario.

Per far questo occorre dare piena attuazione, secondo il programma pentastellato, alla prima parte della terza sezione della Carta Costituzionale ponendo un freno alle privatizzazioni. Ma anche, come si accennava, ad una revisione dei trattati europei e, In particolare del Fiscal Compact che frenano lo sviluppo economico del nostro Paese.

Ovviamente, il programma economico del M5S è molto più articolato e complesso. Lo spazio a disposizione non ci permette di entrare nel dettaglio ulteriormente, comunque esso è consultabile online come molte altre iniziative del Movimento.