Il noto saggista ed ex trader Nassim Nicholas Taleb, esperto di scienza dell'incertezza, è conosciuto per aver approfondito in un proprio libro la logica del Cigno nero. Un evento che "rende ciò che non si sa molto più importante di ciò che si sa”. L'intuizione dell'esperto di mercati finanziari si adatta molto bene a quanto sta avvenendo nel mercato delle criptovalute ed in particolare alle quotazioni del Bitcoin. Negli ultimi mesi abbiamo infatti assistito ad una violenta fase di panico, che ha portato al crollo delle quotazioni dopo il raggiungimento del picco storico.

All'inizio di febbraio si è quindi scesi sotto la soglia psicologica dei 6mila dollari, mentre continuavano a diffondersi altolà e moniti da parte delle istituzioni governative e delle banche centrali. La vicenda del Bitcoin resta oggettivamente complicata e volatile, tanto che al di là delle posizioni espresse dagli esperti, nessuno può davvero spiegare cosa stia accadendo o predire in che modo evolverà il mercato delle valute digitali nelle prossime settimane.

Il Bitcoin si stabilizza mentre le quotazioni ritornano sopra gli 11mila dollari

Stante la situazione appena descritta ed al seguito di un vero e proprio periodo da incubo, il Bitcoin sembra comunque essere tornato a stabilizzare il prezzo della propria quotazione.

Nella seconda metà di febbraio il suo valore è tornato sopra gli 11mila dollari, dopo il minimo registrato nella prima settimana del mese a 5947,4 dollari. La rinnovata forza della criptovaluta è però sotto i riflettori della stampa e degli addetti ai lavori, perché non sarebbe il frutto di un semplice ritorno della massa in acquisto.

A scatenare i dubbi degli esperti di settore sarebbero infatti le compravendite effettuate da un unico quanto misterioso acquirente.

Un acquisto di criptovaluta da 344 milioni di dollari

Per quanto possa sembrare bizzarro, a stabilizzare le sorti del Bitcoin sarebbe stato un solo acquirente. Come ogni mistero che si rispetti (a maggior ragione trattandosi di criptovalute) il suo nome è ignoto, ma risulta disponibile un codice identificativo corrispondente ad una serie di lettere e numeri.

Per i più curiosi, si tratterebbe del terzo maggiore possessore al mondo di Bitcoin e farebbe capo al seguente indirizzo di portafoglio:

3Cbq7aT1tY8kMxWLbitaG7yT6bPbKChq64

Il misterioso acquirente avrebbe effettuato acquisti di Bitcoin corrispondenti all'enorme valore di 344 milioni di dollari, al prezzo di 8,400 dollari a pezzo. Un'operazione che ha quasi dell'incredibile per l'ammontare complessivo e per l'impatto avuto sulle quotazioni, visto che è risultata determinante per arrestare il crollo della criptomoneta e consolidarne il livello di prezzo raggiunto.

Continuano le polemiche sull'utilizzo delle criptovalute per attività illecite

Nel frattempo proseguono le discussioni in merito al ruolo delle criptovalute nelle attività illecite.

In base ad una nuova indagine congiunta dall'Università di Sidney e della Stockholm School of Economis, il 44% delle transazioni effettuate in Bitcoin sarebbe collegabile ad attività criminali. Si tratta di compravendite per un valore di circa 72 miliardi di dollari, destinate a finanziare attività fuorilegge. Un'evidenza che secondo i ricercatori non deve nascondere i potenziali benefici che possono derivare dalle criptovalute, ma che al contempo conferma le preoccupazioni di chi esprime necessità di maggiori regolamentazioni.

Le rassicurazioni di S&P sulla stabilità dei mercati

Dagli operatori istituzionali arrivano anche importanti rassicurazioni sull'impatto delle peripezie del Bitcoin e delle altre criptovalute rispetto alla tenuta mercato globale.

A dichiarare che le speculazioni digitali non rischiano di mettere a repentaglio la tenuta del sistema finanziario globale è l'agenzia di rating S&P, per la quale resta comunque la necessità di "una qualche forma di regolamentazione e guidance". Secondo i tecnici, "le caratteristiche delle valute digitali, nella loro versione attuale, le rendono uno strumento speculativo che qualora il mercato crollasse, non metterebbe a repentaglio la stabilità finanziaria globale”. Una certezza che non guasta davanti agli ultimi sviluppi. La speranza è che, al riguardo, non si verifichino nuovi e inaspettati colpi di scena.

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