Con il punteggio di 50 su 100, l’Italia si colloca al 54° posto nel mondo per corruzione. E’ stato infatti recentemente pubblicato l’Indice di Percezione della Corruzione di Transparency International, la più grande organizzazione non governativa leader nel mondo per la promozione della trasparenza e dell’integrità e per il contrasto della corruzione presente in oltre 100 paesi del mondo. Ogni anno questa organizzazione classifica vari Paesi dei cinque continenti sulla base del livello di corruzione percepita nel settore pubblico. Viene assegnato un punteggio, chiamato CPI, da 0 (molto corrotto) a 100 (per niente corrotto).

I dati diffusi riguardano 180 Paesi analizzati. Nuova Zelanda (89 punti), Danimarca (88) e Finlandia (85) sono nelle prime tre posizioni, con i tassi di corruzione più bassi. Siria (14 punti), Sud Sudan (12) e Somalia (9) si trovano nelle ultime posizioni.

L'Italia migliora la sua posizione in classifica rispetto allo scorso anno

Guardando alla classifica del 2016, un anno dopo l’Italia ha migliorato di sei posizioni e dal 2012 ha scalato diciotto posizioni. Una nuova legge sull’anticorruzione, istituzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, le nuove norme sugli appalti la recente, la tutela dei whistleblower hanno dato fatto registrare un miglioramento nella classifica di Transparency International.

Dalla classifica risulta che diversi stati, come il Senegal, la Costa d'Avorio e la Gran Bretagna, hanno migliorato il loro punteggio negli ultimi sei anni, mentre paesi come la Siria, lo Yemen e l'Australia si sono deteriorati nell’ambito delle attività di corruzione palese. "La maggior parte degli stati fa pochi o nessun progresso nella lotta alla corruzione", hanno detto i responsabili di Transparency International.

L'Italia è sotto la media dell'UE che è di 66 punti

Complessivamente in più dei due terzi dei paesi esaminati, per l’alto livello di corruzione esistente, il punteggio è risultato inferiore ai 50 punti, che è ritenuto piuttosto basso. L’Italia quindi è proprio al limite con i suoi 50 CPI e il suo 54° posto. Il punteggio medio per i paesi dell'Ue e dell'Europa occidentale è di circa 66 punti.L’Italia è chiamata a fare di più nel settore pubblico e nella politica, a partire dai finanziamenti ai partiti con una maggiore trasparenza e rendicontazione, secondo il Direttore Esecutivo Davide Del Monte di Transparency International Italia. Il cammino quindi è ancora lungo per l'Italia, ma indubbiamente si sono fatti alcuni progressi nell'ultimo decennio nella lotta contro la corruzione.