Finalmente i rimborsi sono arrivati. Anche se sarebbe meglio rimanere sul condizionale e aspettare che i rimborsi ci siano davvero. Questo perché la questione delle bollette a 28 giorni si è protratta per mesi, ed ora i consumatori sono disillusi. Intanto perché non credono più alle promesse, e poi perché, come abbiamo ampiamente spiegato, con il ritorno alla fatturazione mensile i gestori guadagnano ulteriormente.
Come avverranno i rimborsi
Tim, Wind, Vodafone e Fastweb devono tornare, per legge, alla fatturazione a un mese e non più ogni 4 settimane.
Tuttavia la questione dei rimborsi è ancora in forse, nel senso che gli operatori hanno fatto ricorso al Tar e la decisione è stata rimandata al prossimo novembre 2018. L'Agcom, cioè l'autorità a garanzia dei consumatori, ha pensato di aggirare questo blocco momentaneo, ed è in procinto di pubblicare 4 delibere che stabiliscono che nella prima bolletta mensile, ci dovrà essere uno storno. Poiché però ancora non si è capito di quanto debba essere questo storno, nel frattempo il rimborso dovrebbe corrispondere a una sorta di bonus, uno sconto sul canone di casa.
Agcom aggira il Tar in favore dei cittadini
C'è da riconoscere che l'Agcom sta tentando di agire in favore dei cittadini, cosa che peraltro sarebbe il suo scopo primario.
Così, dato che per ora il Tar non è in grado di quantificare l'entità dei rimborsi e le modalità di erogazione, ha pensato di cambiare la definizione in 'bonus'. Come si calcola lo sconto? In base al numero di giorni pagati in più a partire dal 27 giugno 2017. Quello è lo spartiacque, il momento in cui Agcom aveva stabilito che i gestori dovessero smettere con le bollette a 28 giorni.
Questo vuol dire che chi aveva già un abbonamento attivo da quella data deve calcolare ogni giorno tolto dal mese pagato, mentre chi ha sottoscritto un abbonamento successivo deve partire dal primo giorno utile del contratto.
Forse questo potrebbe essere, almeno al momento, l'unico passo veramente concreto per i consumatori. In sostanza il Tar aveva spostato la propria decisione a novembre perché non si capisce come applicare i rimborsi e come calcolare i giorni in più. Così, invece, Agcom stabilisce che gli operatori devono applicare un bonus ai propri clienti e spiega anche come fare i calcoli. Molto più semplice. Questo permette anche di agevolare il passaggio dal proprio operatore ad un altro. In caso di rimborsi infatti sarebbe molto più difficile ottenerli da un vecchio gestore con il quale si è disdetto il contratto.
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