Il gruppo MPS ha finalmente portato a termine l'operazione di cartolarizzazione sui crediti NPL, per un valore complessivo di 24,1 miliardi di euro in termini di saldo lordo. Di particolare rilievo il rating di livello Investment Grade sull'intera tranche senior.

Si tratta di un passaggio rilevante all'interno del programma di ristrutturazione annunciato lo scorso luglio, che porta a termine la dimissione dei crediti deteriorati nei tempi previsti, con il deconsolidamento contabile previsto entro il 30 giugno. Quest'operazione si iscrive nel più ampio processo di ristrutturazione del sistema bancario italiano, con particolare attenzione alla riduzione degli stock di NPL, secondo le indicazioni fornite dalla BCE.

I dettagli dell'operazione

L'operazione di cartolarizzazione è stata organizzarta da MPS Capital Service che agirà da lead arranger insieme a Deutsche Bank, JP Morgan, Mediobanca e Banca di Credito Finanziario. A questi soggetti si aggiungeranno, come placement agent, anche Crédit Suisse e HSBC.

La società veicolo, costituita le secondo le disposizioni della legge numero 130 del 1999, è stata denominata Siena NPL 2018 S.r.l., e a fronte di crediti in sofferenza per 24,1 miliardi di euro trasferiti dal gruppo Monte Paschi, emetterà tre classi di titoli obbligazionari di tipo ABS (Asset-Backed Securities).

La tranche senior ha un controvalore di circa 2,9 miliardi, e avrà un rendimento pari all'Euribor a 3 mesi, più uno spread dell'1,5% che include un premio per il Ministero dell'Economia che ha concesso le Gacs.

A questi titoli è stato attribuito un rating di livello "Investment Grade" da tre agenzie: DBRS, Moody's Investors Service e Scope Ratings GmbH.

Ci sono poi delle tranche mezzanine per 847,6 milioni, sottoscritte dall'ex Fondo Atlante, ora denominato Italian Recovery Fund in gestione a Quaestio Capital SGR, e ulteriori titoli junior per 565 milioni, che verranno sottoscritti dallo stesso fondo dopo che il segmento senior avrà ottenuto le Gacs che dovrebbero essere rilasciate ufficialmente nelle prossime settimane.

Master Servicer dell'operazione sarà il Credito Fondiario Fonspa, che agirà anche da special servicer insieme a Italfondiario, Prelios e alla nuova piattaforma Cerved/Juliet.

Il posizionamento nel sistema italiano

A poche settimane dalla chiusura dell'operazione Intrum Intesa, si delinea uno scenario con elevata concentrazione dell'attività di special servicing, che vede circa 180 miliardi in gestione alle prime tre piattaforme DoBank-Italfondiario, Cerved e la nuova Capital Light in JV con Intrum, e un progressivo processo di deconsolidamento dei NPL acquisiti da investitori indipendenti (sia italiani che stranieri), oppure trasferiti a veicoli di cartolarizzazione come nel caso di MPS.