La BCE intende promuovere la riduzione dei crediti deteriorati che al momento appesantiscono i bilanci degli istituti europei per uno stock di 759 miliardi. Per raggiungere questo obbiettivo lo scorso marzo è stato pubblicato un addendum alle linee guida per la gestione NPL che sarà applicato ai crediti classificati a deteriorato dalla data di pubblicazione del documento in avanti.
Un intervento analogo, che avrebbe dovuto riguardate lo stock in essere di questa tipologia di crediti, sembra essere al momento in fase di revisione e potrebbe non essere varato a seguito dei risultati sulla valutazioni d'impatto
Le linee per i nuovi crediti deteriorati
Il documento pubblicato in via definitiva della banca centrale, che ha causato diverse discussioni, prevede la svalutazione graduale dei NPL al trascorrere del tempo dalla data di classificazione a deteriorato.
Questa svalutazione è più veloce per i crediti sprovvisti di garanzia reale, che entro 2 anni dalla data di passaggio in default, necessiteranno di accantonamenti pari al 100% del credito vantato.
Per i crediti che sono assistiti da garanzie reali, il percorso è più lungo e arriva alla svalutazione integrale dopo 8 anni, in linea con le tempistiche di realizzo osservate anche in giurisdizioni particolarmente lente come quella italiana.
Sotto il profilo degli effetti, gli analisti hanno valutato che ci possano essere, oltre ai prevedibili maggiori accantonamenti, anche riflessi sulla offerta di credito, in particolare nel segmento retail unsecured nel quale le banche potrebbero assumere sempre più un ruolo di distributore di prodotti delle finanziarie (non soggette alle indicazioni BCE) e richiedere maggiori garanzie per i prestiti.
Le misure nei confronti dello stock NPL
L'altra parte del piano sui deteriorati dovrebbe riguardare i crediti esistenti, e non solo quelli di nuova classificazione. Sotto questo profilo, secondo quanto riportato da Reuters, gli esiti delle valutazioni preliminari d'impatto effettuate dagli analisti della banca centrale avrebbero indicato rischi potenziali per la stabilità del sistema finanziario derivanti dall'entità dei nuovi accantonamenti richiesti.
Al momento la linea ufficiale della BCE riguarda la valutazione caso per caso dei progressi fatti dai singoli istituti sul fronte dei NPL e, di conseguenza, è possibile che si soprassieda sull'emanazione di linee guida generalizzate. La decisione finale su questo argomento è attesa per il prossimo mese di giugno.