Se il Governo accelera sulla tassa piatta, l'opposizione frena e punta il dito contro la mancanza delle coperture. In risposta alle recenti dichiarazioni rilasciate dal Vice Ministro Garavaglia è intervenuto il parlamentare Dem Luigi Marattin, chiedendo un riscontro in merito al reperimento dei fondi necessari per avviare la flat tax al 15% entro agosto per imprese e partite iva. È chiaro che il principale scoglio da superare per poter avviare l'operazione è proprio quello di riuscire a reperire adeguati finanziamenti, anche perché le voci di costo correlate alla messa in atto delle promesse elettorali sono numerose e variegate.
Perché secondo Marattin (PD) sulla flat-tax i conti non tornano
Entrando nel merito della misura, dal PD si fa notare che "per abbassare la (già esistente dal 1973) flat tax per le imprese dal 24% al 15% servono circa 13,5 miliardi. Per estenderla a tutte le partite Iva si arriva ad una cifra vicina ai 20 miliardi". Stime che implicano il reperimento di adeguate coperture, dalle quali dipenderà il successo dell'iniziativa. Uno scenario nel quale l'On. Marattin chiede di non intervenire con "giochetti contabili" e di non ricorrere ad un aumento di altre tassazioni. Una possibilità, quest'ultima, ritenuta dall'esponente democratico irrealizzabile al fine di trovare una quadra, se non raccontando bugie ai cittadini.