Finalmente una oasi verde per il mercato delle criptovalute nelle ultime settimane. Si tratta di una inversione di tendenza o un respiro solo momentaneo? In molti, tra utenti ed esperti del settore, sostengono la prima tesi.

Bitcoin cash e Ripple dominano sulla ripartenza

Bitcoincash (BCH) conduce con un +30% negli ultimi 7 giorni, probabilmente la notizia che la maggior parte dei più importanti exchange supporterà il fork del 15 Novembre ha rafforzato la sicurezza degli investitori, con esiti positivi per il volume in 24h. Segue il Bitcoin Gold con un +9,50%, e il DASH con un +9,00%, Dash che tra l'altro, è stata una delle monete più colpite da questo lungo ed estenuante periodo "bearish".

Ottimi risultati per Litecoin (LTC) con un +7,00% si attesta sui 53 dollari, e per (ADA) Cardano che con un +6,75 si riporta al di sopra dei 0,075 $. Accenni di recupero anche per NEO che si riporta sui 16,60 circa con un +3,80%, simile ripresa anche per TRX +3,46%, IOTA + 3,30% e ETC +3,25%.

Consolidamento anche per Ripple (XRP) che con un +1,00% si riporta sopra i 0,52 dollari. Un rialzo appena percepibile in confronto alle scorse settimane per Ripple. Ricordiamo che XRP, dopo le notizie sull'uscita imminente di xRapid, si sono registrati volumi enormi portando il valore della moneta da 0,25$ circa a toccare i 0,70 dollari per poi ritracciare a 0,46. Successivamente, nella settimana che ha inaugurato Novembre ha subito un ulteriore impulso rialzista che con un +15,00% ha riportato il prezzo a toccare i 0,56$ per poi ritracciare sulla soglia attuale.

Segnali positivi per l'intero settore

Questo consolidamento che non è proseguito con una esagerata battuta d'arresto, e la crescita generale del mercato, ci porta a riflettere sulla possibilità che la tanto attesa inversione di tendenza possa effettivamente essere arrivata. A rafforzare questa tesi ci sono i numerosi passi avanti che, nonostante l'andamento del mercato delle criptovalute, la blockchain e le cripto stesse hanno fatto verso l'utilizzazione di massa.

Non c'è un azienda, al giorno d'oggi, che non impieghi parte delle proprie risorse per l'implementazione di questa tecnologia innovativa. Dal settore informatico a quello automobilistico, dalle aziende private ai governi.

Ultima parola agli enti regolatori, gli ETF e la SEC

E' un'aria frizzante, quindi, quella respirata nel mercato più discusso del momento.

Ed è resa ancora più frizzante dalla notizia che, il 5 novembre ha avuto termine da parte della SEC la rivalutazione dei nove ETF DI BTC. In molti si chiedono se finalmente ci sarà un esito positivo, con annessa la salita che si prospetta con esso, grazie ai nuovi volumi che rinvigorerebbero il mercato. Se anche uno solo degli ETF dovesse essere approvato, questo aprirebbe la possibilità alle aziende di poter investire, tramite questi pacchetti di investimento, sul Bitcoin e chissà che potrebbe essere il primo passo anche per tutte le altre criptovalute.