A quanto pare, il decreto fiscale si prepara a cambiare di nuovo, dopo le tensioni tra M5s e Lega. La rottamazione potrebbe, infatti, diventare 'extralarge' e comprendere tutte le tipologie di debito con il fisco. Il Governo e la maggioranza starebbero tentando di allargare i provvedimenti compresi all'interno del decreto fiscale collegato alla manovra. Si ipotizza, infatti, che verrà concessa la sanatoria anche gli avvisi bonari che l'Agenzia delle Entrate inoltra ai contribuenti quando si verificano anomalie, che al momento possono essere sanati attraverso il ravvedimento operoso.

Mercoledì scade il termine per gli emendamenti al testo

Durante la giornata di mercoledì, in Senato scadrà il termine per gli emendamenti al testo. Maggioranza e Governo stanno dunque lavorando per mettere a punto tutte le novità e le modifiche decise di comune accordo. La probabilità che possano esserci nuovi riscontri rimane comunque alta: da un lato c'è la Lega che cerca di allargare le maglie comprese, mentre dall'altro il M5s punta ad eliminare dal testo ogni possibile riferimento ai capitali all'estero.

L'idea comune rimane comunque quella di poter far sanare ai cittadini anche gli avvisi del tipo 'bonari' che l'Agenzia delle Entrare fa recapitare al domicilio dei contribuenti qualora si riscontrassero delle irregolarità.

Inoltre, ci sono buone speranze anche per la richiesta fatta dai commercialisti di inserire all'interno della sanatoria i mancati versamenti delle imposte dichiarate, contestate o meno dagli avvisi bonari.

Saldo e stralcio

Dovrebbero essere incluse nel condono anche le 'irregolarità formali'. In base a quanto rivelato dal sottosegretario leghista Massimo Bitonci, lo scopo è quello di non penalizzare i cittadini onesti che sono stati multati per motivazioni non gravi, come una mancata firma.

La new entry più importante della bozza del decreto fiscale è il saldo e stralcio delle cartelle. Al momento l'emendamento non è ancora definitivo, ma l'ipotesi di eliminare di molto ciò che devono al fisco tutti coloro che hanno avuto cartelle perché si trovano in difficoltà economica, dovrebbe essere confermata.

Ci sono però da tenere in considerazione i costi elevati che l'applicazione di tutto ciò potrebbe comportare per lo Stato.

La Corte dei Conti ha rivelato che gli incassi potrebbero sparire per via dei più astuti che potrebbero pagare la prima rata in modo tale che entrino in atto i benefici della sanatoria, per poi non pagare il resto del debito.