La rottamazione – ter potrebbe diventare presto una rottamazione – omnibus. Potrebbero, infatti, essere ricomprese al suo interno tutte le tipologie di debiti fiscali dei contribuenti. Il Governo giallo – verde guidato da Giuseppe Conte sarebbe, infatti, alacremente al lavoro per allargare le maglie del Decreto Fiscale collegato alla Manovra Economica e che, in questi giorni, è all’esame della Commissione Finanze del Senato che sta procedendo ad una serie di audizioni di importanti rappresentanti della Pubblica Amministrazione soprattutto finanziaria.

Nei giorni scorsi, ad esempio, erano stati auditi il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore e il Presidente della Corte del Conti (la nostra magistratura contabile) Angelo Buscema. Quest’ultimo in particolare aveva evidenziato il rischio che il Decreto Fiscale possa essere soggetto ad incostituzionalità per alcuni aspetti un po’ troppo generici di alcune sue disposizioni.

Il difficile compromesso tra M5S e Lega

Il tempo per ulteriori aggiunte e per l’ennesimo allargamento delle maglie, comunque, stringe. Infatti, mercoledì 7 novembre scade il tempo utile per presentare gli emendamenti al Decreto Fiscale con i quali introdurre ulteriori modifiche, come mette in evidenza il quotidiano romano “Il Messaggero”.

Infatti, la Lega di Matteo Salvini punterebbe ad allargare al massimo le maglie del Condono per non rischiare che si trasformi in un flop o, peggio ancora, un boomerang per la maggioranza. D’altra parte i Cinquestelle mettono il piede sul freno, soprattutto per quanto riguarda qualunque tipo di sanatoria per i capitali detenuti all’estero.

Le ipotesi di un nuovo allargamento

L’ipotesi su cui Governo e maggioranza starebbero lavorando riguarda la possibilità di inserire nella prossima sanatoria, oltre ai processi verbali e agli accertamenti, anche i cosiddetti avvisi bonari. Si tratta, in pratica, degli “alert” che l’Agenzia delle Entrate invia al contribuente quando nota delle anomalie nella sua dichiarazione dei redditi.

Questi, fino ad oggi, possono essere sanati con la procedura del ravvedimento operoso pagando un minimo di sanzioni. Inoltre, dovrebbe avere buone chance di essere accolta la richiesta proveniente dai Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di introdurre la possibilità di sanare gli omessi versamenti delle imposte già dichiarate. Come dovrebbe essere inserita anche la possibilità di sanare le cosiddette irregolarità formali, anticipata dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia Massimo Bitonci qualche giorno fa in un’intervista al quotidiano “La Stampa”, e voluta per venire incontro a tutti quei contribuenti onesti che, come ha spiegato Bitonci, a causa di una “mancata firma” si potrebbero ritrovare o si sono ritrovati a pagare multe salate.