Intervenuto ieri alla Camera dei Deputati, il deputato ed economista Renato Brunetta ha comunicato le sue valutazioni sulla manovra di bilancio dopo l'arretramento con l'Ue da parte del Governo gialloverde sul deficit, dal 2,4% al 2,04%. A questo proposito, il deputato forzista ha esordito, sbeffeggiando prima Casalino e poi il vicepremier Di Maio: "Quel genio della comunicazione di Rocco Casalino si è inventato una cosa che suonava bene e cioè, invece che il 2,4% fare retromarcia con un 2,04%, che aveva un sounding simile, in maniera tale da ingannare la gente.
Ma cosa vuoi che sia 2,4% o 2,04%? Qualcuno, magari, il Vicepresidente Di Maio, avrà pensato che cambiando l’ordine dei fattori delle cifre, il prodotto non cambi".
L'ex Ministro per la pubblica amministrazione e per l'innovazione ha poi rincarato la dose, affermando: "Mi dicono che è in corso una trattativa non-stop con il povero professor Tria, in queste ore, perché il 2,04%, evidentemente, non basta; suona bene, e lo dico al geniale Casalino, ma non basta, perché il 2,04% non consente la riduzione del deficit strutturale, come chiede da sempre la Commissione europea, perché non produce quella riduzione del deficit strutturale tale da ridurre tendenzialmente il rapporto debito-PIL e, quindi, non elimina la ragione della procedura di infrazione".
Brunetta: 'I nostri eroi adesso dovranno tagliare sia il reddito di cittadinanza che la quota 100'
L'ex capogruppo alla Camera di Forza Italia ha concluso il suo intervento alla Camera con un attacco impetuoso all'indirizzo della maggioranza gialloverde "Sono tre mesi che ci raccontano che non arretreranno di un millimetro, che dello spread se ne fregano, che con l’Europa occorre avere forza e faccia feroce, poi, fanno marcia indietro nel momento peggiore della congiuntura, avallando una manovra pro ciclica, vale a dire che ci infila ancora di più nella recessione, dopo aver fatto perdere agli italiani 250 miliardi di euro.
Non solo hanno perso in termini di maggior servizio del debito, sia per l’anno in corso che per l’anno prossimo e gli anni successivi, ma c’è stata la fuga dei capitali, la perdita della capitalizzazione di Borsa, la crisi bancaria e il credit crunch, vale a dire l’aumento dei tassi di interesse. Si tratta di 250 miliardi persi dagli italiani per l’improntitudine, per l’arroganza, per la stupidità di questo Governo che ha voluto finora solo provocare.
Il risultato sarà che l’Italia non avrà né una manovra espansiva per contrastare la recessione, ma neanche una manovra di assistenzialismo puro, perché non ci sarà neanche quello, perché i nostri eroi dovranno tagliare tanto il reddito di cittadinanza, quanto quota 100, il danno e la beffa. Masochisti allo stato puro, buoni a nulla, ma capaci di tutto".