La tensione all'interno della maggioranza M5S - Lega sta diventando ogni giorno sempre più alta. Questa volta, ad alimentare il fuoco delle polemiche è una concomitanza di fattori differenti. Innanzitutto, le dichiarazioni poco felici del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, rilasciate durante un confronto con Giorgia Meloni al convegno su "Sovranismo e Populismo" secondo cui il reddito di cittadinanza piace prevalentemente ad un Italia che non piace al sottosegretario. Questo ha alimentato lo scontro tra il sottosegretario e il vicepremier Luigi Di Maio.
Nello stesso tempo, la Lega ha presentato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento che mira ad abolire completamente la tassa sulle emissioni di CO2, inserita in manovra durante la discussione alla Camera dei Deputati, emendamento che ha spinto il sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa ad esortare la Lega "a fare pace con se stessa".
Lo scontro sull'ecotassa
La possibile nuova tassa sulle emissioni inquinanti, fortemente criticata da più parti, ha sortito l'effetto di far indire un vertice a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, ovviamente i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giovanni Tria, quello per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro e i sottosegretari all'Economia Massimo Garavaglia e Laura Castelli.
Sul tema dell'ecotassa il sottosegretario Garavaglia, secondo quanto riportato da AdnKronos aveva affermato che come Governo si "dice no" a qualsiasi tassa sulle auto. Comunque, non aveva espresso una totale chiusura affermando che se i Cinque stelle avessero trovato altre coperture per gli incentivi queste sarebbero state benvenute.
D'altra parte, il comunicato ufficiale del Governo afferma che sull'ecotassa non sarebbe in corso "nessun braccio di ferro" ma che la soluzione sarà trovata attraverso una franca discussione.
La risposta di Di Maio a Giorgetti
Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, poi, è stato nuovamente sollecitato ad un commento circa le esternazioni di Giancarlo Giorgetti sul reddito di cittadinanza.
Di Maio ha puntualizzato che il reddito di cittadinanza è nel contratto di governo che è stato firmato da lui e da Matteo Salvini. Come sono nel contratto di governo le Pensioni minime più alte e gli aiuti ai lavoratori. Di Maio ha precisato che il Governo giallo - verde deve andare avanti in questa direzione. Questo perché se viene ristabilito il giusto grado di Stato sociale e si aiutano le persone in difficoltà riparte anche l'economia.