Ieri sera, 10 dicembre, si è svolto a Palazzo Chigi un incontro tra il premier Giuseppe Conte e i rappresentanti della Ragioneria dello Stato e dell'Inps. All'incontro erano presenti anche il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon e i sottosegretari all'Economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia. Nel corso dell'incontro sono state esaminate attentamente le tabelle tecniche elaborate dai corrispondenti ministeri sulle due principali riforme del governo M5S-Lega, cioè il reddito di cittadinanza e la riforma delle Pensioni, in particolare Quota 100.

La nota della Lega

Al termine dell'incontro è stata emessa una nota ufficiale da parte della Lega di Matteo Salvini, a nome di tutto il governo, quindi anche del M5S, nella quale viene dichiarato ufficialmente che alla luce delle tabelle tecniche elaborate ed esaminate è possibile confermare tutti gli obiettivi politici caratterizzanti l'azione dell'esecutivo. Il riferimento diretto è al completo smantellamento della Legge Fornero. Vengono, quindi, confermati sia la partenza della riforma delle pensioni che le risorse finanziarie messe a disposizione della stessa nel corso del triennio.

Da parte di fonti vicine al M5S vengono confermate anche le tempistiche di partenza del reddito di cittadinanza e del taglio delle pensioni d'oro.

Sempre ieri, nel corso della trasmissione televisiva Quarta Repubblica, condotta da Nicola Porro su Rete 4, il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha ribadito che il reddito di cittadinanza dovrebbe partire ufficialmente a febbraio 2019.

Riunione sugli emendamenti saltata

Come mette in evidenza il quotidiano economico-finanziario Il Sole24ore, nella giornata di ieri si sarebbe dovuta svolgere, alla presenza del premier Giuseppe Conte, una seconda riunione tecnica tra lo stesso premier e il ministro dell'Economia Giovanni Tria.

Nella riunione si sarebbero dovuti affrontare gli aggiustamenti necessari alla manovra economica da effettuare mediante la predisposizione di alcuni idonei emendamenti del governo. In particolare, come mette in evidenza il quotidiano della Confindustria, si sarebbero dovuti sciogliere alcuni nodi sul piano di investimenti e sullo sblocco dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, misure molto attese dal mondo imprenditoriale. Secondo fonti del governo la riunione, che avrebbe dovuto seguire quella su pensioni e reddito di cittadinanza, sarebbe saltata per motivi di orario.