Per i cittadini extra-comunitari potrebbe diventare più difficile accedere al Reddito di cittadinanza. Questo perché la Commissione Lavoro di Palazzo Madama ha approvato un emendamento della Lega di Matteo Salvini che, espressamente, prevede che, per ottenere il sussidio, sarà necessario ottenere una certificazione circa la reale consistenza del proprio reddito e del proprio patrimonio nonché della composizione del nucleo familiare. Questa "certificazione" dovrà essere fornita dal Consolato del proprio Stato di appartenenza e, ovviamente, tradotta in italiano.

Unici soggetti esentati dalla presentazione sarebbero i rifugiati politici e coloro che provengono da Paesi dai quali non è possibile ottenere tale certificazione. La lista di questi Paesi dovrebbe essere resa disponibile dal Ministero del Lavoro entro tre mesi. L'emendamento proposto dalla Lega va a modificare quanto disposto dall'articolo 2 del cosiddetto Decretone che disciplina, appunto, i requisiti dei richiedenti il sussidio.

Emendamento a favore dei familiari dei disabili

Sempre la Lega ha presentato un altro emendamento per ridurre il raggio entro il quale è possibile effettuare la proposta di lavoro nei confronti di familiari di cittadini disabili. Tale offerta potrà essere accettata da questi cittadini solo se rientra in un raggio di 100 chilometri dalla loro residenza.

Questo emendamento, come accennato presentato dalla Lega, è stato sottoscritto anche dal M5S, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Di conseguenza, c'è un accordo trasversale anche con parte delle opposizioni per rendere "congrue" per questi cittadini le offerte di lavoro entro 100 chilometri.

Emendamento M5S di attenuazione dell'esclusione dal RdC

Come mette in evidenza il "Sole24ore", la Commissione Lavoro del Senato ha dato il via libera anche ad un emendamento del M5S che cerca di correggere quanto previsto dal Decreto n°4 del 2019 in tema di esclusione dal Reddito di cittadinanza per il nucleo familiare di coloro che, volontariamente, lasciano il lavoro per percepire il sussidio.

L'emendamento pentastellato prevede, di fatto, l'esclusione dal RdC solo del soggetto che si è licenziato e non del suo intero nucleo familiare.

Tempi contingentati per la Commissione Lavoro

Il cosiddetto Decretone dovrebbe arrivare in Aula per la votazione entro il prossimo 25 febbraio. Di conseguenza, come annunciato dalla Presidente Nunzia Catalfo del M5S, la Commissione si riunirà in seduta tutti i giorni fino alle ore 21. E, se necessario, è già stata predisposta la convocazione della stessa per i giorni di sabato e domenica. E per rendere il lavoro della Commissione più snello ed agevole i gruppi parlamentari dei Cinquestelle e della Lega hanno ritirato circa 39 emendamenti. Tra questi la rinuncia da parte della Lega al limite al rinnovo del beneficio e allo stop al doppio incentivo che quindi dovrebbero trovare posto nel Decreto.

I Cinque stelle, invece, hanno ritirato la richiesta di modifica delle sanzioni. Comunque, la lista di emendamenti che dovranno essere esaminati è molto lunga. Infatti, si tratta di circa 1.600 proposte di modifica.