L'Ocse è l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Nelle ultime ore è salito agli onori delle cronache per aver manifestato, attraverso il proprio segretario generale Angel Gurria, perplessità rispetto a quello che sono le prospettive economiche dell'Italia. Un dossier stilato e illustrato al ministro dell'Economia Tria, in cui le previsioni sul Pil parlano di una discesa che potrebbe raggiungere lo 0,2%, delineando un quadro che parla di uno stallo per il sistema economico italiano. Un dato che permette di realizzare il fatto che, rispetto a quasi vent'anni fa (il 2000 esattamente), il tenore di vita degli italiani è rimasto perfettamente uguale.

A ciò si aggiunge il fatto che, secondo quelle che sono le stime, che il debito concordato con Bruxelles prima della manovra finanziaria (2,04%) rischia di essere largamente superato, giungendo fino al 2,5%.

L'Ocse dà consigli

L'Ocse, senza troppi giri di parole, ritiene particolarmente penalizzanti i rischi che si è preso il governo aumentando il debito per finanziare due manovre molto discusse, ma difese a spada tratta dall'esecutivo: il reddito di cittadinanza e quota 100. Particolarmente critico risulta il punto di vista sull'opzione che consente di anticipare l'uscita dal lavoro, che non avrà funzione di creare turn over lavorativo e quindi occupazione tra i giovani, ma diverrebbe uno strumento che si macchierebbe della colpa di ampliare la forbice della diseguaglianza intergenerazionale e far lievitare il debito pubblico.

A ciò l'Ocse allega anche una serie di suggerimenti, tra cui particolari riforme istituzionali, che sarebbero la giusta via affinché il Bel Paese possa proiettarsi nel futuro con un sistema economico in grado di generare una crescita, oggi annientata dalla fase di stallo.

Di Maio e Salvini snobbano l'Ocse

Naturalmente non è stato un parere colto di buon grado dai due vice premier Di Maio e Salvini.

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha ritenuto specificare che affinché le riforme introdotte dal nuovo governo possano generare risultati è necessario passi ancora tempo e non i pochi mesi che sono trascorsi fino al momento, ribadendo che tra l'Ocse e gli italiani, lui continuerà sempre ad ascoltare le esigenze dei cittadini e non i consigli di un ente terzo. Dello stesso tenore le dichiarazioni di Salvini che, difendendo Quota 100, ha sottolineato come le previsioni delle Ocse gli scivolano addosso.