Era già accaduto alla fine del 2018, la situazione pare riproporsi adesso. L'Italia rischia di andare al braccio di ferro con l'Unione Europea riguardante la situazione dei conti dello Stato Italiano. Oggi la possibilità che da Bruxelles parta una procedura d'infrazione per eccesso di debito sembra essere davvero elevata. La lettera di risposta partita da Roma e che avrebbe dovuto dare risposta alla richiesta di informazioni sul perché negli ultimi anni l'Italia non fosse riuscita ad abbassare il suo debito non pare aver sortito gli effetti sperati.

Proprio per questo motivo dalla Commissione Europea raccomandano che venga messa in atto una sorta di analisi dello stato delle cose italiane che potrebbero portare a pesanti sanzioni pecuniarie.

Violata la regola del debito

A Bruxelles non va giù il fatto che l'Italia abbia violato i parametri, non sottostando a quella che è la così detta regola del debito. L'Italia non è rimasta nei canoni nel 2018, nel 2019 e nel 2020. Il vice premier Di Maio ha già sottolineato come il rischio di procedura d'infrazione nasca dai conti ereditati dal Partito Democratico, ma è pur vero che le scaramucce di fine 2018 non hanno eventualmente rasserenato il clima. La necessità di aumentare il debito per finanziare Quota 100 e reddito di cittadinanza potrebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso che, comunque, come sottolineato dal leader del Movimento Cinque Stelle ha radici più profonde di quelle che partono dall'insediamento di questo esecutivo.

La procedura, tuttavia, non è ancora partita, poiché toccherà al Consiglio degli Stati membri valutare se si dovrà procedere contro l'Italia. L'ultimo allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale secondo cui il debito italiano sarebbe un rischio per tutta l'Eurozona non acuisce evidentemente le sensazioni positive riguardo alle opinioni delle altre nazioni europee, riguardo appunto alla decisione da prendere nei confronti del Bel Paese.

Salvini non indietreggia

All'Italia potrebbe comunque essere chiesto di rivedere alcune strategie e mettere in pratica una fase di austerity per rientrare nei parametri e tamponare il debito. Nelle sue uscite pubbliche, però, Matteo Salvini, come riporta l'Ansa, ha ancora una volta sottolineato come si debba cambiare registro se si vogliono cambiare le cose.

"L'unico modo per ridurre il debito creato in passato è tagliare le tasse (Flat Tax) e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio".

Parole che certificano la voglia di non intimorirsi rispetto a quanto si potrebbe decidere a Bruxelles.

Con i tagli, le sanzioni e l'austerità sono cresciuti debito, povertà, precarietà e disoccupazione, dobbiamo fare il contrario. Sicuro che a Bruxelles rispetteranno questa volontà".