Nella puntata di questo lunedì 15 luglio della trasmissione "In onda" su La7 è intervenuto il segretario generale della CGIL Maurizio Landini, che ha parlato del recente incontro Governo-sindacati ed ha attaccato Matteo Salvini e l'Esecutivo sui temi sociali.

Landini: 'Fra i 12 milioni di iscritti ai sindacati vi è chi ha votato Governo ma non è contento'

Riguardo all'incontro fra i sindacati e il ministro Matteo Salvini, Landini ha detto: "Ci hanno convocati anche perché in questi ultimi sei mesi abbiamo riempito le piazze più volte, nel paese è emerso che quando CGIL, CISL e UIL si mobilitano la gente scende in piazza: anche coloro che hanno votato per questo Governo evidentemente non sono così contenti della propria condizione.

Infatti io ho consegnato a Salvini la Piattaforma con le nostre proposte sui temi economici, fiscali e sociali".

Landini ha poi aggiunto: "Noi abbiamo 12 milioni di persone, iscritte ai nostri sindacati, che ci chiedono di tutelarli, anche contro un Governo che eventualmente hanno votato ma che non sta facendo quello che vogliono. A questo incontro vi erano solo i ministri della Lega, quindi io mi chiedo se il Governo è uno o se è più di uno. Visto che il premier Conte si era impegnato ad aprire un tavolo di trattativa, dico che noi non vogliamo tanti tavoli ma uno solo (...) Noi vogliamo fare delle trattative per portare a casa dei risultati (...) Noi diciamo basta ai condoni e meno tasse a chi lavora, ad esempio con l'aumento delle detrazioni per dipendenti e pensionati, no alla Flat Tax (...) Serve un piano straordinario di ricostruzione economica e sociale che duri 5 anni, oltre a una vera innovazione sul piano ambientale".

Maurizio Landini contro la chiusura dei porti, Decreto sicurezza e Sbloccacantieri

Il segretario della CGIL ha aggiunto anche: "A Salvini abbiamo detto che non siamo d'accordo con la chiusura dei porti e con il Decreto Sicurezza, anzi gli abbiamo ricordato che la vera sicurezza è non morire sul lavoro. Una Politica di chiusura di questa natura fa arretrare il nostro Paese.

Noi potremmo essere un polo logistico del Mediterraneo, ma anche la culla del turismo e della cultura. Se vuoi affrontare il tema migranti non puoi raccontare che metti le barriere, ma devi aprire una discussione con l'Europa. Abbiamo chiesto a Salvini un cambiamento su questo: da loro ho sentito poche cose su cui sono d'accordo, su alcuni temi hanno fatto una pura difesa di ufficio di quel che stanno facendo.

Inoltre ci hanno presentato tutto come proposte della Lega, ma noi vogliamo fare un vero incontro con il Governo, noi tre o quattro tavoli diversi: spetta alla Presidenza del Consiglio ora convocarci (...) Il sindacato storicamente esiste se impedisce che le persone che lavorano debbano competere fra loro per vivere, se voglio evitare una guerra al ribasso quindi devo garantire a tutti gli stessi diritti e le stesse tutele. A Salvini ho detto che il loro 'Sbloccacantieri' abbassa i diritti di tutti: provi lui a lavorare in un'azienda che ha perso l'appalto e deve rinunciare a dei diritti e poi mi viene a dire se è bello. Questa è un'idea di società pericolosa".

Il segretario CGIL: 'Essere poveri non è una colpa, leggi ingiuste vanno affrontate per cambiare'

Landini è stato particolarmente duro verso le forze di Governo nella parte finale dell'intervista affermando: "Il problema è che spesso essere poveri diventa una colpa e questo fa rabbia. Addirittura nell'incontro il Governo ci ha parlato di condoni: c'è gente povera che non sa dove sbattere la testa e tu fai una legge che condona chi non paga le tasse o è ricco? Qualcuno vuol favorire chi ha le cassette di sicurezza e al tempo stesso sgombera i poveri e li mette in mezzo a una strada. (...) Quando ci sono delle leggi ingiuste e sbagliate bisogna affrontare le leggi per cambiare la situazione. Banalmente se Rosa Parks si fosse seduta dove non doveva avremmo ancora l'apartheid oppure penso a mio padre che rifiutò la RSI per diventare partigiani: ciò era illegale, ma fu necessario perché quando ci sono delle ingiustizie vanno combattute.

Quando uno è povero non è colpa sua".

Landini: 'Salvini fa il duro coi deboli ma anche i condoni fiscali; accordo Lega-M5S riduce democrazia'

Maurizio Landini ha poi concluso con uno sfogo diretto contro Matteo Salvini: "La logica inaccettabile del ministro dell'Interno è che fa il duro con i deboli, ma poi fa i condoni fiscali ai ricchi e non spiega dove hanno messo i suoi 49 milioni. Sui soldi di Mosca? Vedremo cosa succede in Procura, ma io trovo inquietante che uno che ha giurato sulla Costituzione non faccia chiarezza e non voglia sgombrare il campo dagli equivoci anche parlando davanti al Parlamento. L'accordo fra privati siglato fra Lega e M5S ha un rischio: fa saltare il Parlamento e i corpi sociali: è un contratto fra privati che decide tutto sulla testa di chiunque, questa è una riduzione della democrazia. Che democrazia è quella di un paese che ha paura di combattere la povertà e aiutare chi sta peggio? Quanto dura una democrazia così?"