La Federconsumatori fa sapere che, all'indomani dell'attacco tramite droni alle raffinerie petrolifere in Arabia Saudita, già si parla di un aumento dei prezzi della benzina a causa del rally di quasi del 20% del Brent, e del 15% per il WTI - West Texas Intermediate. La crisi di offerta per fortuna è durata poco, visto che già gli USA hanno attinto alle riserve strategiche, così come l'Arabia Saudita ha fatto sapere che al più presto ripristinerà l'operatività degli stabilimenti in modo tale da portare la loro operatività quantomeno al livello del 60%.

Carburanti, i prezzi aumentano di 2-3 centesimi al litro secondo la Federconsumatori

Sebbene l'aumento dei prezzi dei carburanti praticato dalle compagnie petrolifere sia minimo, si parlerebbe di 2-3 centesimi al litro in più, i consumatori sono sempre in allerta perché si sa che queste hanno l'abitudine di aumentare i prezzi al primo soffio di vento, ma di non adeguarsi poi al momento del calo del Brent e del WTI sui mercati internazionali.

Ecco perché si chiede al Governo italiano di trovare in breve tempo delle soluzioni che siano concrete ed incisive. La Federconsumatori al riguardo è tornata a caldeggiare l'introduzione del meccanismo dell'accisa mobile in modo tale che all'aumento del prezzo del petrolio le tasse sulla benzina possano abbassarsi, e quindi il prezzo al distributore tendere a rimanere lo stesso.

Rincari della benzina sono ingiustificati ed illegali secondo il Codacons

Pure il Codacons, rilevati i primi aumenti dei prezzi di benzina e diesel, è intervenuta sulla questione segnalando con una nota, tra l'altro, di essere pronta a presentare contro i petrolieri delle denunce al fine di indagare sul possibile reato di aggiotaggio.

E questo perché, secondo la posizione dell'Associazione dei Consumatori e degli Utenti, i rialzi registrati in questi giorni per la benzina e per il diesel sarebbero non solo di matrice puramente speculativa, ma anche in tutto e per tutto illegali.

Carlo Rienzi, che è il presidente del Codacons, giustifica la posizione dell'Associazione con il fatto che, dopo la fiammata dei prezzi del Brent sui mercati internazionali, le quotazioni stanno tornando alla normalità mentre le compagnie petroliferi, invece, stanno applicando rincari a carico degli automobilisti su un carburante che è stato acquistato mesi fa.

E per questo gli aumenti sono del tutto ingiustificati e per giunta rischiosi in quanto possono generare, tra l'altro, aumenti a cascata sui prezzi dei beni di consumo a causa dei maggiori costi da sostenere per il trasporto considerando anche il fatto che in Italia la maggioranza delle merci viaggia con i mezzi su gomma.